Giovedì 19 Dicembre 2024
GIULIA PROSPERETTI
Magazine

Scrivere a mano e leggere su carta: "Battaglia per il futuro"

Lanciato in Senato l'intergruppo parlamentare "Scrivere a mano e leggere su carta nell’era del digitale" per promuovere la scrittura manuale e la lettura su carta come essenziali per lo sviluppo mentale dei giovani e la tutela della cultura.

Da sinistra Valeria. Angelini, Andrea Cangini,. Lavinia Mennuni, Antonio Suppa, Annalisa Terranova

Da sinistra Valeria. Angelini, Andrea Cangini,. Lavinia Mennuni, Antonio Suppa, Annalisa Terranova

Di fronte a una società sempre più digitale che si sta avviando verso l’arretramento culturale, promuovere la scrittura a mano non è un atto di altri tempi ma "una battaglia per il futuro". Con questo messaggio, lanciato ieri dalla Sala Nassiriya del Senato, nasce l’intergruppo parlamentare “Scrivere a mano e leggere su carta nell’era del digitale“. Promossa dall’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Einaudi e nata dall’impegno della senatrice Lavinia Mennuni, l’iniziativa è volta a innescare un’inversione di tendenza tutelando la scrittura a mano in corsivo e la lettura su carta nel sistema scolastico e non solo.

"Sono lieta che l’iter del disegno di legge bipartisan sulla tutela dei minori nella dimensione digitale stia procedendo nei lavori parlamentari" ha spiegato Mennuni. "Scrivere a mano in corsivo e leggere su carta sono abitudini imprescindibili. Non vanno viste come un vezzo ma come ginnastica perché stimolano e sviluppano l’emisfero sinistro del cervello, quello che presiede al pensiero logico-lineare. Perdere queste abitudini – sottolinea Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi e direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale – significherebbe indebolire le capacità mentali dei più giovani. Il digitale, pur rappresentando uno straordinario strumento di innovazione, va governato e soprattutto non bisogna abusarne nel sistema scolastico. La tecnologia applicata all’istruzione produce danni". Confermati dal neuroscienziato Antonio Suppa i possibili problemi di sviluppo dell’area di Exner, nel lobo frontale sinistro, si stanno già traducendo in dati con – secondo l’Osservatorio – un aumento dei casi di disgrafia negli ultimi 10 anni pari al 200 per cento.

"La lingua scritta è il fondamentale strumento di progresso culturale e sociale. Nella Silicon Valley impediscono l’uso del cellulare ai ragazzi fino all’adolescenza. È importante cominciare con la scrittura a mano in modo che l’apprendimento sia più lento completo" ha affermato il linguista e presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille. La scrittura a mano – come evidenziato dalla grafologa Valeria Angelini e dalla giornalista Annalisa Terranova – è anche "un elemento di identità", di "espressione della persona", un "diritto dell’individuo che va salvaguardato". Ma per farlo serve "sinergia con il mondo della scuola".