
Vanessa: "Mi scuso per la mancata citazione di Mariolina Venezia sul palco del Festival". E l’autrice dei romanzi da cui è tratta la serie di Raiuno sbotta: "Mi dimentichi spesso".
La capacità del festival di Sanremo di attrarre a sé polemiche anche dopo quasi una settimana della sua conclusione ha qualcosa di incredibile che trascende l’umana comprensione. L’ultima bagarre in ordine di tempo riguarda Imma Tataranni - Sostituto procuratore. Una delle serie di punta della Rai che torna con la quarta stagione in prima serata da domenica 23 febbraio sullla prima rete.
Mentre la conferenza stampa di presentazione del nuovo capitolo volgeva alla sua conclusione, una giornalista ha chiesto alla protagonista Vanessa Scalera se fosse stata l’emozione del palco dell’Ariston a farle dimenticare di ringraziare Mariolina Venezia, la scrittrice dai cui romanzi ha trovato ispirazione la fiction. "Non ho nessun problema a dire che ho dimenticato il suo nome. Mariolina ha scritto un personaggio straordinario. Ho letto i suoi libri, però io comunico molto con chi scrive la serie. L’ho dimenticata. Solo questo", ha precisato l’attrice. Fino a qui tutto bene. Se non fosse che poi il microfono è arrivato nelle mani della scrittrice che sembrava solo aspettare l’occasione giusta per togliersi più di un sassolino dalla scarpa.
"Avendo io creato il personaggio di Imma Tataranni, non posso che essere una fan di tutti gli ingrati. Perché è una paladina dell’ingratitudine", affonda la lama Venezia nell’incredulità generale degli attori presenti – Scalera, Massimiliano Gallo e Alessio Lapice insieme al regista Francesco Amato – che si guardano basiti tra di loro. Venezia rincarare la dose. "La gratitudine che viene tanto sponsorizzata è spesso il primo passo per la connivenza, per i clan, per quella che si può chiamare anche mafia. Ringrazio Vanessa Scalera per la sua ingratitudine perché mi ha spesso dimenticata. Amo le donne libere e lei lo è. È libera di ringraziare chi vuole". La scrittrice – che si vocifera non avrebbe voluto Scalera come interprete del sostituto procuratore di Matera – è un fiume in piena e continua: "Gli altri scrivono, io partecipo in una fase di soggetti e di revisione delle sceneggiature, anche se senza nessun potere decisionale".
Con un temperamento degno della sua Imma Tataranni – che in questa quarta stagione deve confrontarsi con la crisi del suo matrimonio e le ragioni dell’attrazione il maresciallo Calogiuri –, Vanessa Scalera le risponde per le rime. "Non voglio entrare nella tua volgare polemica, ma ricordo la tua di ingratitudine durante la prima conferenza, le parole che hai riservato a noi attori e il tuo comportamento malmostoso. Ti ho sempre nominata nelle interviste. Devo ringraziare soltanto la produzione e il regista. Non ti devo nulla".
A questo punto, nel gelo della sala stampa, Massimiliano Gallo prova a riportare una parvenza di sereno. "Stiamo parlando di Sanremo, di un intervento di due minuti fatto a mezzanotte e mezza. Può succedere una cosa del genere", sottolinea l’attore. "Voi giornalisti conoscete il tipo di tensione nel dover dire alcune cose in pochi minuti. Vanessa ha chiesto scusa. Ma il messaggio che deve arrivare è un altro. Che il 23 febbraio andiamo in onda con Imma Tataranni e che è un grande successo".
In serata arriva la puntualizzazione di Venezia: "Si è parlato di litigio in conferenza stampa. Ci tengo a dire che io non ho inteso litigare con nessuno, al contrario. All’indomani di Sanremo, che non ho potuto vedere, sono stata subissata di messaggi e telefonate – ha detto la scrittrice – sul mancato ringraziamento di Vanessa Scaleral. Per questo, avendo l’opportunità di parlare in pubblico, ho voluto rispondere e, con un pizzico di provocazione, come farebbe la mia Imma, ho voluto fare un elogio dell’ingratitudine. Cosa nella quale credo fermamente, in campo intellettuale, perché è sinonimo di libertà. Avrebbe potuto essere un capitolo dell’ultimo libro dedicato a Imma che ho pubblicato, dal titolo Ecchecavolo. Forse lo aggiungerò. Che poi Vanessa sia o meno grata, e a chi, è così importante? Ciò che conta è che sia una brava attrice, che è riuscita a interpretare magistralmente un personaggio tanto diverso da lei dal punto di vista fisico. Nel senso che è molto più carina della Imma dei libri". E allora, nonostante tutto, buona visione.