Giovedì 19 Dicembre 2024
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Santo Stefano, la storia del primo martire cristiano

Festeggiato il 26 dicembre, Stefano protomartire fu lapidato e per molti anni il luogo della sua sepoltura rimase segreto

La lapidazione di Santo Stefano in un'illustrazione del 1886

Il 26 dicembre, giorno successivo al Natale, festeggiamo Santo Stefano, primo martire della cristianità. Chi era e come nacque il suo culto? Ecco un rapido riassunto e qualche curiosità.

La storia di Santo Stefano

Di Stefano sappiamo che era probabilmente originario della Grecia, ma non conosciamo l'esatto anno della sua nascita: le ipotesi più attendibili parlano degli ultimi anni avanti Cristo. Sappiamo però con certezza che fu il primo dei sette diaconi della comunità di Gerusalemme, uomini scegli allo scopo di svolgere una serie di attività pratiche che, con l'aumentare dei discepoli, stavano riducendo il tempo che gli apostoli potevano dedicare alla predicazione e alla preghiera. Stefano fu il primo martire della cristianità, per questo è chiamato "protomartire", e venne lapidato nel 36 d.C. La certezza sulla data di morte è dovuta proprio al ricorso alla lapidazione, tipica esecuzione giudaica, e non invece alla crocifissione, che invece era impartita dagli occupanti romani. Nel 36 d.C. ci fu infatti in Palestina un vuoto amministrativo dovuto alla deposizione di Ponzio Pilato: mesi durante i quali a comandare la regione fu un organo locale, il Sinedrio. Curiosità: uno dei principali accusatori di Stefano, all'interno del Sinedrio, fu Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo e che successivamente si convertì al cristianesimo sulla via di Damasco. Dopo la morte fu anch'egli dichiarato santo.

Il culto di Santo Stefano

Dopo la lapidazione alcune "persone pie" (così sono indicate negli Atti degli Apostoli) seppellirono il corpo di Stefano in modo che non fosse preda di bestie selvagge, com'era consuetudine allora. Il luogo della sepoltura rimase nascosto fino al 415 d.C., quando un sacerdote fu visitato in sogno dal dotto Gamaliele: costui gli rivelò l'ubicazione di una tomba collettiva nella quale erano conservati i resti di Santo Stefano insieme a quelli di San Nicodemo, di San Abiba e a quelli del medesimo Gamaliele. D'accordo con il vescovo di Gerusalemme, iniziò uno scavo che portò al ritrovamento delle reliquie e al loro trasferimento in una sede più adeguata, la chiesa di Sion a Gerusalemme. Successivamente razziate dai Crociati, nel corso del XIII secolo, le ossa di Santo Stefano giunsero in Europa, sparpagliandosi in vari luoghi di colto.

Non solo 26 dicembre

La festività cristiana di Santo Stefano cade il 26 dicembre per la Chiesa cattolica e alcune Chiese protestanti, mentre la Chiesa ortodossa la celebra il 27 dicembre. I protestanti e gli ortodossi che seguono il calendario gregoriano la festeggiano invece il 9 gennaio: accade ad esempio in Serbia, dove, siccome Stefano è il patrono della nazione, la festività religiosa coincide con la Festa della Repubblica.