Sanremo, 8 febbraio 2024 – Il Festival di Sanremo è entrato nel vivo, con la terza serata arriva il vero giro di boa verso il traguardo. Se nella prima serata Loredana Bertè ha sbaragliato gli avversari, ieri nella seconda tappa della maratona musicale è stata la volta di Geolier. Stasera è l’ultimo round in attesa della finalissima. Ecco tutti i voti dei cantanti in gara stasera.
Il Tre, ‘Fragili’ – 6,5
È un peccato che il brano non sia memorabile, perché questo ragazzo ha dei numeri. Canta bene, ma ciò che colpisce è il flow preciso, veloce e tecnico che mette in mostra nella seconda strofa. Avrebbe potuto osare un po’ di più, soprattutto nel testo, non proprio originalissimo.
Maninni, ‘Spettacolare’ – 5,5
Ci si aspettava di più dal giovane cantautore pugliese, che lo scorso anno aveva stupito molti a Sanremo giovani. L’interpretazione è sentita ed emotiva, ma la canzone non riesce a staccarsi di dosso i cliché dei classici brani da festival e stenta a decollare.
Bnkr44, ‘Governo Punk’ – 7,5
Nonostante gli outfit improponibili, l’esibizione dei Bnkr è una delle più fresche del festival. Rispetto all’esordio si presentano sul palco in maniera più ordinata, ma ciò che fa la differenza è il pezzo, un racconto urgente dei drammi di una generazione che cerca ancora il suo posto nel mondo.
Santi Francesi, ‘L’amore in bocca’ – 7,5
Uno dei brani musicalmente più ispirati di questa edizione, forte di una struttura elettro pop accattivante e dal sapore internazionale. A questo si aggiunge una presenza scenica importante, che contribuisce a rendere la band una delle più interessanti della nuova scena.
Mr. Rain, ‘Due Altalene’ – 5
Lo scorso anno è stato una delle rivelazioni del festival, ma questa volta la canzone non gli rende giustizia. Il brano è ben interpretato, ma sia il testo che l’arrangiamento non sono eccezionali, nonostante l’ottimo lavoro dell’orchestra.
Rose Villain, ‘Click Boom!’ – 6
Il pezzo ha due anime: la prima, delicata e tranquilla, e la seconda, movimentata e intrigante. Proprio per questo motivo non riesce a convincere fino in fondo, nonostante un’esibizione di grande impatto. Rose, comunque, resta una delle artiste più forti degli ultimi anni.
Alessandra Amoroso, ‘Fino a qui’ – 6,5
Ha deciso di non rischiare Alessandra Amoroso, che con questa ballad non si allontana dalle sonorità che le hanno dato successo. Il pubblico dell’Ariston, però, apprezza e già a metà del pezzo saluta la cantante con un applauso scrosciante. Un’esibizione di mestiere ed esperienza.
I Ricchi e Poveri, ‘Ma non per tutta la vita’ – 7
Con la loro energia e spensieratezza hanno conquistato i social, a discapito dei pronostici iniziali. Non sono certo dei ragazzini, ma dimostrano di essere tutto sommato al passo coi tempi e di meritarsi di essere in gara, con quello che finora è il brano più ballato dal pubblico.
Angelina Mango, ‘La noia’ – 7,5
Una cumbia travolgente quanto moderna, portata sul palco con grinta, carattere e una presenza scenica da grande professionista. L’unico neo del brano è l’evidente influenza dei due autori, Madame e Dardust, che toglie un po’ di originalità a questa ragazza, che ha talento da vendere e punta alla vittoria.
Diodato, ‘Ti muovi’ – 8,5
È il candidato principale alla vittoria del premio della critica. Non ha mai nascosto la sua passione per la musica alternativa inglese, che riecheggia come non mai in questo brano, che ha il sapore del britpop anni ‘90. Tecnico, elegante e raffinato, dimostra che non c’è bisogno di strafare.
Ghali, ‘Casa mia’ – 6,5
Non è uno dei suoi pezzi più riusciti, ma si prende la scena con un outfit che ricorda Michael Jackson. Rispetto alla serata inaugurale, la vena dance del brano emerge con più forza. Si sente, però, la mancanza di quella freschezza che caratterizzava i primi pezzi di Ghali.
Negramaro, ‘Ricominciamo tutto’ – 8
Possono piacere o meno, ma Sangiorgi regala all’Ariston una delle migliori prestazioni vocali di questo festival. Il brano è cucito perfettamente attorno alle abilità vocali del frontman, che alterna momenti più intimi a dei vocalizzi di grande potenza.
Fiorella Mannoia, ‘Mariposa’ – 6
È elegantissima la cantante romana, che porta sul palco un manifesto d’orgoglio per tutte le donne. Il pubblico dell’Ariston la adora e la incita, ma nonostante le inedite sonorità latineggianti, il brano non aggiunge molto alla straordinaria carriera di Fiorella Mannoia
Sangiovanni, ‘Finiscimi’ – 7
Entra in scena dopo un simpatico siparietto con Nek e Renga, confermando le ottime premesse della prima serata. ‘Finiscimi’ mostra una nuova sfaccettatura di Sangiovanni, che appare più maturo e impegnato, oscillando tra cantautorato e indie-pop.
La Sad, ‘Autodistruttivo’ – 6
Gli ultimi artisti in gara portano sul palco il loro emo punk con grande energia ed emozione. In confronto all’esordio la performance vocale è decisamente migliorata, anche se da questi tre ragazzi forse ci si aspettava qualcosa di diverso, di più trasgressivo. Qualcosa di più punk.