Venerdì 3 Gennaio 2025
PIERO
Sanremo

Ibra e Sinisa, due vagabondi a Sanremo. E l’emozione vola con un’altra farfallina

Nella serata delle cover, l’assist dei campioni del calcio rilancia il Festival. E la top model Vittoria rievoca il fantasma di Belen

E beviamo il Negramaro calice. La terza stazione (qui la classifica) del calvario Sanremo si apre con l’omaggio della band pugliese prima a Lucio Dalla – è il 4 marzo, perbacco – e poi a Modugno con Meraviglioso. Giuliano Sangiorgi esegue la versione originale (ai tempi censurata) che prevede il verso "e anche adesso che bestemmio e bevo vino, per i ladri e le puttane sono Gesu’ Bambino". Noemi è la prima a esibirsi, con Neffa (fuori sincrono), nel suo brano Prima di andare via, quello che le diceva sempre sua madre aggiungendo "spegni la luce". Mentre Fulminacci ha questa idea geniale di portarsi appresso Roy Paci e Valerio Lundini per l’esecuzione di Penso positivo di Jovanotti. Quando il cantante recita il verso "Io credo che a questo mondo Esista solo una grande chiesa Che passa da Che Guevara E arriva fino a Madre Teresa", il giovane comico romano acutamente osserva, in rime rap: "la chiesa sarebbe un po’ grande, 14.685 chilometri di cupola e per la curvatura terrestre bisognerebbe anche farla convessa".

Ed ecco finalmente appare la donna del boss, la bresciana Vittoria Ceretti (qui la gallery), top model di fama internazionale, che esordisce con un commento sconvolgente: "Che emozione". Riesce però ugualmente ad attirare l’attenzione grazie al tatuaggio ben visibile sotto l’ascella e vicinissimo all’attaccatura del seno che risveglia improvvisamente dal torpore gli spettatori maschi e non solo, rievocando i fasti sanremesi della farfallina di Belen.

Angolo della satira politica. Arriva Fiorello col muso lungo: "Sono affranto. Io non avevo fatto niente, mi ero limitato a due battute su Zingaretti e lui che fa? Si dimette. Si può essere così suscettibili? E adesso Zingaretti che fa? O si candida a sindaco di Roma o fa l’opinionista dalla D’Urso". Sempre in tema di Pd, poiché qualcuno gli ha detto che con quei baffi assomiglia a D’Alema, Fiorello impone ad Amadeus di raderglieli con il rasoio che provvidenzialmente ha portato con sé.

"Scusate il ritardo" esordisce Ibrahimovic arrivato dopo le 23 che spiega: "C’era un incidente in autostrada. Dopo 3 ore fermo in macchina ho detto all’autista, apri la porta devo uscire. Ho fermato un motociclista e gli ho detto: mi puoi portare a Sanremo? Meno male che era un milanista. Ho viaggiato per 60 km in moto, ho ancora un po’ freddo. Quando siamo arrivati mi ha detto: “È la prima volta che vado in autostrada”".

Ed è sul palco del Festival che avviene l’incontro tra i due amici Zlatan e Sinisa Mihajlovic. Insieme, tra tanti ricordi, rievocano anche il modo con cui si sono conosciuti: "In un’Inter-Juventus, io l’ho provocato e lui mi ha dato una testata", dice Mihajlovic. Hanno parlato anche della grave malattia dell’allenatore del Bologna che sconvolse Ibra. Quindi l’attesissimo quartetto tra i due calciatori con Fiorello e Ama per intonare Io vagabondo. Un momento indimenticabile. Si finisce con una buona battuta. Fiorello a Ibra: "Tu gli Abba li conosci?". Ibra: "No, ma loro sanno chi sono".