Giovedì 21 Novembre 2024
MARION GUGLIELMETTI E CRISTIANA MARIANI
Sanremo

Scenografia Sanremo 2024, perché non c’è più la scala centrale

Nel corso degli anni la scalinata sul palco dell’Ariston era stata teatro di diversi inciampi e cadute

La scenografia del Festival di Sanremo 2024

La scenografia del Festival di Sanremo 2024

Sanremo, 7 febbraio 2024 – La scenografia del Festival di Sanremo 2024 ha riservato una sorpresa che non sarà sfuggita a molti appassionati della manifestazione musicale: sul palco del Teatro Ariston manca una scala. Anzi, manca la scala per eccellenza.

Quella scala che fa parte anche dei malus del regolamento del FantaSanremo quest'anno non c'è più. Al loro posto sono spuntate due scalinate laterali che sembrano, anche se l'emozione può giocare brutti scherzi anche su un rettilineo, meno irte di pericoli.

La scenografia del Festival di Sanremo 2024
La scenografia del Festival di Sanremo 2024

Già, perché la scalinata centrale nella scenografia del palco del Teatro Ariston era tanto suggestiva quanto pericolosa. Basti pensare agli inciampi e alle cadute che si sono verificate negli ultimi anni, come ad esempio quella che ha visto protagonista Lorella Cuccarini durante le prove della serata Cover del Festival di Sanremo 2023.

Potrebbe essere questa una delle motivazioni alla base della scelta di eliminare la ormai famigerata scala centrale. Ma non solo. C'è anche una motivazione estetica. "La scala? Se fosse stato per me non l'avrei mai messa – ha spiegato Gaetano Castelli, che insieme alla figlia Maria Chiara da anni cura la scenografia del Festival di Sanremo –. Perché toglierla vuol dire avere una scenografia pulita, altrimenti in ogni inquadratura dei cantanti, che sono quasi sempre ripresi dalla vita in su, si vedono le righe dietro".

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Quella di questa edizione è una scenografia dalle linee particolarmente morbide e avvolgenti. L’ispirazione è a quel mondo dei fiori per il quale la città di Sanremo è nota in tutto il mondo. "E' basata su una serie di curve, per far entrare lo spettatore in una sorta di volta magica - ha raccontato Castelli -. Le luci sono incorporate nel progetto e non ci sono ledwall. E' una battaglia che sto facendo, quella di eliminare i ledwall: qui finalmente non ci sono. Questo fa in modo che quando il palco è poco illuminato si accendano i riflettori che fanno da contorno al disegno scenografico, che comunque resta visibile"