Loredana e Mia, Mia e Loredana. Un passaggio di testimone lungo quasi trent’anni: se le chiedete a chi, la Berté, dedicherebbe la vittoria di Sanremo la risposta non potrebbe essere che quella: “a Mimì”.
Perché Domenica, Mia Martini come aveva scelto di farsi chiamare, Mimì per chi l’ha amata, è lì con quella “Pazza” (innamorata di lei e soprattutto di se stessa, come canta nel suo brano in gara) della sorella, sul palco dell’Ariston dove Loredana Berté ha conquistato cuori e ascolti, emozionando il pubblico e la giuria della stampa.
Mimì, distrutta anche da quel pubblico che oggi esalta Loredana, Mimì distrutta all’apice di una carriera travagliata, fatta di tante luci e di troppi, troppi momenti di oscurità assoluta.
Oggi Berté non è in gara, tornerà domani in duetto Venerus, col brano “Ragazzo Mio”. Ma intanto apre la terza puntata introducendo il primo cantante – Il Tre – dei quindici che si esibiranno questa sera.
“Non sono abituata ai primi posti, la mia comfort zone è l'ultimo – dice con la sua solita ironia nel pomeriggio di giovedì, facendo un veloce passaggio in sala stampa – . Dopo il primo posto di lunedì, anche il terzo di ieri mi ha stupito: per fortuna che ero già a letto, altrimenti svenivo”.
La simpatia, quell’energia travolgente che non la ferma nemmeno a 73 anni (che invidia, lasciatecelo dire, per quel fisico da urlo e quella forza d'animo).
Ci tiene a ringraziare dell'accoglienza che il suo brano “Pazza” ha ricevuto. “Votate per me, io vorrei andare all'Eurovision, perché si tiene a Malmoe, così vado a rompere le scatole al mio ex marito. E mi prendo una bella rivincita”, ha detto ricordando il suo matrimonio naufragato con il tennista Björn Borg.
l favore della stampa la proietta anche verso un possibile premio della Critica. “Vincere festival e Critica non si può?”, sogna Loredana in grande che vorrebbe dedicare il successo a Mimì. E a tutte le donne, alle quali è rivolto il suo brano, dice: “Voletevi più bene”.
Noi, però, il bene lo vogliamo a te Loredana, tanto. Da donne che vorrebbero avere almeno un briciolo della tua anima bella.