Filippo Bosnia, in arte solo Bosnia, è una delle sorprese di Sanremo Giovani 2024. Il cantante, producer e rapper napoletano con il brano ‘Vengo dal Sud’ è fra i semifinalisti del talent show condotto da Alessandro Cattelan su Raidue. Un talent show che decreterà quali saranno i quattro artisti che dall’11 al 15 febbraio 2025 saliranno sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo 2025 nella categoria Nuove Proposte.
Bosnia, come stai vivendo questa esperienza?
“Sul palco Sanremo Giovani è molto bello, fuori per me tragico perché mi sento quello arrivato dal niente che deve gareggiare con grandi artisti. Ho fatto un po’ di training e adesso la sto vivendo un po’ meglio, anche perché è qualcosa che ti aiuta a crescere. È importante formarsi su palchi del genere. Ti fa entrare in un mondo quadridimensionale. Ho fatto teatro per qualche anno e Sanremo Giovani mi sta facendo riscoprire l’importanza della performance. Ammiro tantissimo questi grandi artisti e artiste che sono sul palco con me. Non credo alla competizione, sono molto contento e ammiro tutti e tutte loro”.
Come è nato il brano ‘Vengo dal Sud’?
“L’ho scritto da solo. Ero appena arrivato a Milano e avevo l’idea di fare un concept album sulla nostalgia. Avevo scritto diverse canzoni nostalgiche, però nella vita sono una persona super solare e quindi ho pensato di scrivere questo brano. Io insegno in una scuola elementare e quasi tutti i miei colleghi sono del sud. Ho quindi fatto questa riflessione: siamo portati a pensare che fuori dal nostro territorio, qualunque sia, ci sono più opportunità, ma in realtà siamo portati a confrontarci con noi stessi perché usciamo dalla nostra di comfort. La prima versione di ‘Vengo dal Sud’ non era come quella che ascoltiamo adesso. Abbiamo lavorato tanto sulle armonie. Mio cugino Giuseppe De Rosa è un musicista della tradizione napoletana e abbiamo riscritto tutto il anche seguendo il filo conduttore del morso del ragno. Che nella tradizione è alla base anche della nascita di danze come pizzica e tarantella. È stato molto bello spaziare nella tradizione, rappresentarla con gli strumenti che la modernità ci offre”.
Quali sono i tuoi artisti preferiti? Quale musica ascolti di più?
"Vado a periodi: mio padre è un bluesman e anche mia madre è musicista, quindi sono loro ad avermi trasmesso la passione per la musica e ad avermi fatto conoscere tanti artisti. In più, ho tanti amici appassionati di musica. Mi piace molto il cantautorato italiano: imprescindibili Pino Daniele, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato. Mi piace anche la musica elettronica: ascolto gli Overmono, Skrillex, Joy Orbison. Mi danno una grande ispirazione”.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Una cosa che non voglio fare è perdere le opportunità che ho avuto quest’anno con l’insegnamento. Faccio l’insegnante di sostegno a Milano e ci metto l’anima, così come metto tutto me stesso nei progetti musicali con i ragazzi delle scuole medie. Voglio anche fare tanti live per portare la musica a più persone possibile. La musica ha un valore. Pitagora diceva che la musica va usata per alleviare l’anima e questo va ricordato”.