Raoma, 6 febbraio 2024 – Effetto Chiara Ferragni nei guai anche sul Festival. Paiono lontani anni luce gli attimi di gloria della Signora Ferragnez sul palco dell’Ariston nelle magnifiche vesti di Dior e Schiaparelli. L’imprenditrice digitale è stata nell’edizione 2023 una vera regina tra i cantanti e ha trainato uno stuolo infinito di ragazze e ragazze “laureati sul campo” come influencer.
Fanno gli inviati di Sorrisi e Canzoni Matteo Stanga, molto amato e coccolato dai brand di moda. Per questa edizione invece se ne vedono meno in giro di personaggi dai grandi numeri su Instagram, almeno fino ad oggi, salvo stuoli di stra-vestiti a bordo della Costa Smeralda per il Loveboat party di Vanity Fair, invitati dal direttore Simone Marchetti per l’apertura mondana del Festival. Tra loro due new entry giovanissime come Ginevra Mavilla e Elisa Maino.
Tante danze e tanti sorrisi al party a tutta simpatia come quelli immortalati nel Portfolio del settimanale della Condè Nast sotto la guida di un artista contemporaneo come Francesco Vezzoli. Ospite al party di Vanity Fair anche Cristina Fogazzi, l’Estetista Cinica che fattura al massimo con le sue creme pare buonissime e soprattutto efficaci, che è arrivata con un influencer modaiolo come Paolo Stella che ormai sotto molti post scrive sempre Invited by, forse per evitare pasticci fiscali. La proprietaria del marchio Veralab, anche lei tra gli sponsor del Festival, ha donato per questi giorni di festa la ruota panoramica tutta agghindata di luci e fiori rosa confetto che dista poco dall’Ariston e riempie il paesaggio.
Un po’ penoso il Green Carpet della vigilia ieri con quel tappeto verde improbabile calcato dai trenta cantanti in gara. Spiccano gli stivali rossi di vernice di Emma Marrone, il cappotto sartoriale rosso lacca di Fiorella Mannoia firmato da Luisa Spagnoli ma portato con le sneaker, Dargen D’amico in fantasia di cuori Moschino, i calzini neri di Big Mama, gli stra punk tra creste, tatuaggi, lacci e giubbotti fetish di Theo, Fiks e Plant, tutti di nero rigoroso vestiti e in contrasto diabolico col total bluette di Amadeus, dalla sciarpa ai pantaloni passanto per il cappottino d’ordinanza. La più normale, stranamente, era Lorendana Bertè arrivata sul Green Carpet posticcio con un giustissimo e caldo piumino nero, ravvivata dalla sciarpa in tinta coi mitici capelli da Fata Turchina.
Più tardi potremmo ammirare la sua prima mise da sera per questo suo sesto festival, firmata come sempre da Gai Mattiolo ormai un grande classico dello stile del presentatore e direttore artistico. In contrasto col nome del gruppo il total black di The Colors, mentre tra un po’ vedremo il look Fendi Men del bel Marco Mengoni.