Domenica 22 Dicembre 2024
ANDREA SPINELLI
Sanremo

Rose Villain: "Porto a Sanremo un amore un po’ tossico. Accetto l’imperfezione"

Al Festival col brano “Click Boom!“, a marzo l’album “Radio Sakura“. Un’immagine dark e alle spalle il trauma di una violenza subita a 18 anni

Rose Villan

Cinque mesi e un sogno. "Sono di luglio, ma concordo con chi dice che il 3 dicembre dovrebbe diventare la data del mio secondo compleanno" scherza Rose Villain col pensiero al fatidico annuncio di Amadeus davanti alle telecamere del Tg che le ha regalato un passaporto per il Festival. Scritta con Davide Petrella, Click Boom! rappresenta infatti per Rosa Luini, milanese, 34 anni, figlia del titolare di un noto brand di borse, zaini e accessori, la grande opportunità di far risuonare quel che ha dentro come le ff di violino che ha tatuate sulla schiena per evocare la Kiki de Montparnasse ritratta da Man Ray in uno dei suoi più celebri scatti. Le sfoggerà pure sulla cover del nuovo album Radio Sakura in uscita l’8 marzo. Tutto tenendo il piede in due scarpe, quella pop e quella urban.

Il testo parla di un amore ingombrante.

"Già, di quegli amori totalizzanti, illuminati da una luce così forte da creare pure delle zone d’ombra come la diffidenza, l’annullamento di sé e un po’ di dipendenza. Come dico nel testo, un bel proiettile, insomma".

Associare l’amore al proiettile, di questi tempi, non è il massimo.

"Per un’emancipata come me è solo un modo di dire. Penso che dietro ogni amore ci sia un filo di tossicità e che dobbiamo accettare il fatto che è un sentimento imperfetto".

La figura della donna non è trattata benissimo dal rap.

"Già, ma va capito il mood. Sentendo la descrizione della donna in un pezzo di Baby Gang o in una gag di Pio e Amedeo non ho dubbi su quale sia la più offensiva".

Lei è sposata con Andrea Ferrara, produttore del brano come Sixpm.

"A maggio del 2022 ci siamo pure detti sì al 22° piano di un hotel di Brooklyn, con la skyline di Manhattan sullo sfondo e Bold as love di Jimi Hendrix nelle orecchie. Da nove anni ci amiamo alla follia, ma, nonostante sia una donna forte e fiduciosa, ogni tanto quella sensazione affiora. Tant’è che la frase clou di Click Boom! penso sia: se non mi importa di te, non mi importa di me".

Che rapporto ha con suo padre Franco?

"Ha sempre creduto nella mia follia, supportandomi in ogni occasione. Ora sembra che abbia addirittura iniziato a vantarsi di me. Quando canto Monet (il pezzo scritto con Elisa sulla perdita della madre Fernanda - ndr) e lui è in sala non riesco a non commuovermi".

Perché Radio Sakura ?

"Perché in Giappone la sakura indica la fioritura dei boccioli di ciliegio. Se il primo album Radio Gotham era il viaggio un po’ inquieto tra le mie ombre, questo è più solare e risolto".

Lei si porta dietro un’aura dark a cominciare dal cognome d’arte Villain.

"Penso che i ‘cattivi’ delle storie siano sempre i più complessi, con la vita spesso segnata da traumi che li rendono essere più interessanti degli eroi. Ne ho fatto le spese pure io che, a 18 anni, mi sono salvata a San Diego da un tentativo di violenza quando alcuni si sono introdotti nella mia stanza sfondando la porta".

Vive tra la casa al Greenwich Village e quella di Porta Venezia, a Milano, in cui è cresciuta.

"A cambiarmi la vita è stata Baby one more time di Britney Spears. Sono volata a Los Angeles dove qualche anno più tardi mi sono diplomata presso il conservatorio di musica contemporanea Musicians Institute di Hollywood (The Villains era la punk band in cui cantava lì - ndr). Anche se poi sono sbarcata a New York per studiare musical".

Il primo ricordo di Sanremo?

"Elisa che canta Luce (tramonti a nord est) vestita di bianco come un angelo. Avevo 11 anni. In questa mia prima esperienza mi porto dietro un portafortuna, una spilla con un mini papillon azzurro che mi ha regalato il maestro Beppe Vessicchio. L’anno scorso sono andata ospite di Rosa Chemical, stavolta sarò sola..."

Ad ottobre Rose Villain sarà in tour nei club: debutto il 17 al Viper di Firenze, conclusione il 29 al Fabrique di Milano.