Chi vincerà il Festival di Sanremo 2024? Annalisa, Angelina Mango, Loredana Bertè, Mahmood, Diodato, Geolier: sono diversi gli artisti che potrebbero fare lo scatto decisivo. Per arrivare al palco del Teatro Ariston e ad altri palchi importanti è necessario un lavoro capillare, lungo e impegnativo. Un lavoro sul fisico, sull'alimentazione, sulla voce.
Danila Satragno è fra i guru a livello internazionale nel mondo dei vocal coach. Lavora con Annalisa, Geolier, Bresh, Tedua, fra gli altri.
Satragno, cosa fa un vocal coach?
"Io ho lavorato tanti anni per approntare un metodo diverso rispetto a quello tradizionale in Italia, ho lavorato tanti anni in America e questo si fa sentire. In Italia abbiamo fatto un passo avanti rispetto alla musica tradizionale, si è evoluta tantissimo la musica pop con rap e trap. Quindi anche le tecniche di coaching sono diverse. Ho dovuto imparare a usare esercizi muscolari diversi da vocalizzi per migliorare il controllo a livello di sfumature vocali lasciando inalterata la timbrica del cantante. Anche i lievi difetti devono essere conservati perché diventano il brand del cantante, il suo segno".
La voce si cura anche con attenzione a tutto il corpo…
"Assolutamente. Mi occupo anche della forma fisica di ogni cantante, dell’alimentazione, di preparare anche mentalmente il cantante. E non solo per focalizzare il massimo delle proprie forze nel momento dell’esibizione, ma anche per studiare mentalmente, per visualizzare con la mente i brani e gli esercizi. I cantanti così possono studiare di più e stancarsi di meno. La mente è infinita, è il corpo che va preservato. Quando si è sul palco bisogna pensare solo a veicolare tutte le emozioni”.
La voce di Annalisa è cambiata molto negli anni, che tipo di lavoro ha fatto con lei?
"L’ho avuta con me sin da quando aveva 12 anni e mezzo. La sua voce è cambiata, verso i 30 anni si ha la crescita migliore. Negli anni con l’allenamento Annalisa ha fatto esplodere la voce nella sua bellezza. Senza allenamento la voce invecchia prima. Con Annalisa ho potuto fare il mio lavoro migliore, la sua voce adesso si riscalda e basta. Non deve più studiarla. Ad Amici con lei lavoravamo più sull’estensione, poi sulla presenza".
Lei lavora anche con rapper e trapper. Che lavoro è stato fatto con Geolier?
"Con i trapper si fa un lavoro diverso anche dal punto di vista della respirazione. Non devono avere linea di canto troppo melodica, ma molto spezzettata. Devono avere resistenza e capacità articolare. Sul napoletano abbiamo dovuto lavorare con delle aperture interne nella bocca per far capire il testo. Con lui abbiamo fatto anche un lavoro di spalle, di torace, di apertura proprio fisica. Una settimana fa non era così. Sanremo è stata la nostra palestra: lui è stato molto intelligente a capire nonostante lo stress. È molto pacato, disponibile. Abbiamo anche fatto un lavoro con l’alimentazione e con esercizi specifici. Quando respiri bene e mangia bene cambia anche il tuo look".
Cosa pensa dell'utilizzo dell'autotune?
"Bisogna per forza accettare i tempi, è un modo molto divertente di dare forma alla voce. Sotto ci deve essere però un colore. Se non c’è intonazione diventa una farsa, diventa ridicolo. Quando interviene troppo, l’autotune manipola la realtà. Tutti i cantanti che ho, anche Tedua e Bresh, li ho allenati per fare in modo che l’autotune sia solo una sfumatura, una sorta di velo di trucco. Si può anche veicolare, diventa uno strumento al tuo servizio. In America si usa da molto più tempo".
Lei ha lavorato e lavora con tanti artisti. Quale cantante le rimarrà nel cuore?
"Damiano David, per l'impegno e la crescita esponenziale che ha avuto. A X Factor non mancava mai le lezioni, era disciplinatissimo e concentratissimo. Tutto poteva passare in secondo piano, ma non le lezioni di canto. Nel giro di poco tempo ha aumentato l’estensione della propria voce. I risultati del lavoro si sono visti e si vedono ancora”.
Domanda irrinunciabile: chi vince Sanremo 2024?
"Annalisa, dalle energie che mi manda lei come persona. Irama e Geolier spero che salgano sul podio. Irama e Annalisa fatto esibizioni pazzesche. Irama ha il brano più difficile del Festival, la sua esibizione rimarrà nella storia. Complimenti anche a Geolier, è stata la perla come debuttante a Sanremo. Meriterebbe anche lui una vittoria”