Venerdì 8 Novembre 2024
CRISTIANA MARIANI
Sanremo

Pagelle quarta serata Sanremo 2024: Angelina Mango da brividi, Mr Rain faro dei Millennial

Le Cover hanno regalato al pubblico molte emozioni e anche qualche lacrima: sono tornati i Jalisse

Annalisa e La Rappresentante di Lista nella serata Cover del Festival di Sanremo 2024

Annalisa e La Rappresentante di Lista nella serata Cover del Festival di Sanremo 2024

Le pagelle della serata Cover, quella dei duetti, del Festival di Sanremo 2024 raccontano di una serata fatta di alti e bassi, ma mai bassissimi. Altissimi invece diversi: Angelina Mango, Annalisa, i Santi Francesi, per citarne alcuni. E poi sono tornati i Jalisse.

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Sangiovanni – ‘Farfalle’ - ‘Mariposas’ con Aitana: voto 5. Niente di inatteso nè di memorabile. Forse si sarebbe potuto osare qualcosa oltre il già risicato repertorio di Sangiovanni. Minima spesa, scarsa resa

Annalisa – ‘Sweet Dreams (Are made of this)’ con La Rappresentante di lista e il coro Artemia: voto 9. Meno male che ho i ricci e che tanto posso stare spettinata, perché comunque loro mi avrebbero scompigliata non poco. Che botta di energia

Rose Villain – Medley Gianna Nannini con Gianna Nannini: voto 5. Mi dispiace perché Gianna è Gianna e non si discute, Rose è veramente un talento e ha una voce impressionante. Si discutono però l’intonazione e l’arrangiamento. Da karaoke. Mappporkkk

Gazzelle – ‘Notte prima degli esami’ con Fulminacci: voto 6.5. Una versione che non si discosta troppo dall’originale e che quindi non può dirsi una rivisitazione, ma comunque in linea col loro essere indie. Certo, magari scegliere un brano un pelo più gioioso… Indi(e)cativi.

The Kolors – Medley Umberto Tozzi con Umberto Tozzi: voto 6.5. L’euforia di Stash sembra quella che provo io quando entro in un negozio con soli prodotti senza latte e senza glutine. Il mix alla fine non è male, fila bene anche se ogni tanto arrivano parole in libertà. Bella contaminazione. Un ragazzo incontra una ragazza: ti amo, Gloria.

Alfa – ‘Sogna, ragazzo, sogna’ con Roberto Vecchioni: voto 6. Che è la media fra l’8 del maestro Vecchioni e il 4 del Kinderino Alfa. Il primo spettacolare, il secondo poco adatto a questo brano. Insomma, ne deve mangiare ancora di pastasciutta. Cinque cereali

Bnkr44 - ‘Ma quale idea’ con Pino D’Angiò: voto 6. Non si prendono troppo sul serio e poi ci regalano uno stilosissimo Pino D’Angiò. Sembra un po’ una canzone da bar. Caciara.

Irama – ‘Quando finisce un amore’ con Riccardo Cocciante: voto 6.5. Cocciante ci prende a schiaffi e poi ci accompagna in infermeria a medicarci. Irama nel frattempo prende lezioni e il suo lo fa anche benino. Poi Cocciante ci regala un pizzico di Notre Dame de Paris. Mamma mia

Fiorella Mannoia - “Che sia benedetta” e ”Occidentali’s Karma” con Francesco Gabbani: voto 7. Fiorella insegnaci la vita. Ma voi ve la immaginavate una signora della musica italiana divertirsi e fare caciara come fosse alla sagra della papera di Macerata? Supereroi

Santi Francesi - ‘Hallelujah’ con Skin: voto 9. Se sentite i brividi non sono finestre lasciate aperte o la febbre che sta arrivando, sono proprio loro che ci stanno smontando cellula per cellula e ci stanno trasportando in un’altra dimensione. Empireo.

Ricchi e Poveri – ‘Sarà perché ti amo’ e ‘Mamma Maria’ con Paola & Chiara: voto 7. Ho impiegato un po’ a realizzare quello che abbiamo visto. Esibizione talmente surreale da aver fatto il giro ed essere diventata indimenticabile. L’iperattività di Angela Brambati a confronti con la pacatezza sul palco di Chiara Iezzi è qualcosa di superlativo.Yng e Yang.

Ghali – Medley ‘Italiano vero’ con Ratchopper: voto 6.5. Parlare di integrazione non fa mai male e Ghali lo fa in modo delicato tributando anche un più che doveroso omaggio a Toto Cutugno. Pace.

Clara – ‘Il cerchio della vita’ con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino: voto 7. In alto i gatti, in alto i bambini (occhio alla sciatica), in alto i cani di piccola taglia, in alto qualsiasi cosa per il Re Leone. Ivana si ama a prescindere, Clara è già Disney. Aaaaaazmegnaaaa.

Loredana Bertè – ‘Ragazzo mio’ con Venerus: voto 7. Arrangiamento un po’ alla ‘America’ di Gianna Nannini e un po’ alla ‘Stiamo come stiamo’. Venerus con Loredana Bertè sulla canotta è già cult. Solo lei e il suo graffio si possono misurare con Tenco. Perla

Geolier – Medley ‘Strade’ con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio: voto 6. Non sono in grado di esprimere un giudizio, quindi scelgo il 6 d’ufficio. Mi sento come quando al liceo dovevo tradurre le versioni di greco: non ho capito un tubo. Spiace.

Angelina Mango – ‘La rondine’ con Il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma: voto 10. Finiamola qui, non ha neanche senso parlare. Lei lo ha fatto col cuore sul palco per tutti i milioni di persone che la stavano guardando. E’ nata una stella, non serve che lo dica io. Ma mi piace dirlo: Angelina Mango è una stella brillantissima. Sul palco sembra dialogare cuore a cuore con il padre e riesce in un’impresa titanica: sospende il tempo. Malmo, nel senso di Eurovision.

Alessandra Amoroso - Medley con Boomdabash: voto 5. L’Alicia Keys di Galatina incontra gli U2 di Lecce e Brindisi danno vita a un medley fatto per ballare. Si poteva fare meglio, ma almeno ci riporta in spiaggia. Lu sule, lu mare, lu ientu.

Dargen D'Amico – Omaggio a Ennio Morricone con BabelNova Orchestra: voto 4. Forse più che omaggio a Ennio Morricone voleva fare un o-maggio, inteso come cambio del mese. Non becca una nota neanche se passa per caso di lì. Poi fa il solito discorsetto sul Cessate il fuoco: immagino israeliani e palestinesi davanti alla tv a guardare lui. Noia.

Mahmood – ‘Come è profondo il mare’ con Tenores di Bitti: voto 7. Lucio Dalla è impegnativissimo da intepretare e lui lo ha fatto in modo emozionante. Forse se l’avesse cantata in modo un po’ delicato sarebbe stato da brividi. Emozioni.

Mr.Rain – ‘Mary’ con Gemelli Diversi: voto 9. Se non sapete ‘Mary’ a memoria, io non vi parlo più. E’ un cult irrinunciabile. Anche se, lo ammetto, i Gemelli DiVersi in due anzichè in tre mettono una certa tristezza. Ma non tergiversiamo: questa cover è un pezzo di cuore. Revival.

Emma – Medley Tiziano Ferro con Bresh: voto 5.5. Che è la media fra il 6 di Emma e il 5 di Bresh. Diciamoci la verità: alcuni cantautori non sono per tutti. Tiziano Ferro non è per Bresh. Occasione persa.

Il volo – “Who wants to live forever” con Stef Burns: voto 6. La canzone è delle più difficili e iconiche dei Queen e "lirizzarla" non è semplice. Loro lo hanno fatto tutto sommato bene.

La Sad – 'Lamette' con Donatella Rettore: voto 7. Sono caos allo stato puro. La canzone lo richiede, loro lo richiedono, Donatella Rettore lo richiede. Dai su, stiamo tutti un po' nella Sad. Club.

BigMama – ‘Lady Marmalade’ con Gaia, La Niña e Sissi: voto 6. Cominciano da mistress e proseguono da Desperate Housewives Napoli. Una commistione che fa a cazzotti come Apollo Creed e Rocky Balboa. La buttano in caciara, ma non è che debba per forza funzionare solo perché invocano il girl power. Sono comunque le nostre Lollipop fetish, hanno stile. Roarrr.

Diodato – “Amore che vieni, amore che vai” con Jack Savoretti: voto 6. Accostamento un po' ardito di voci, ma che alla fine dà energia. Il problema è che questo è un brano molto delicato e o lo rivisiti del tutto o così è un po' limitante. Troppo.

Maninni – 'Non mi avete fatto niente' con Ermal Meta: voto 6. Va tutto bene finché qualcuno evidentemente sale sul piede di Ermal Meta e lui inizia a ululare in modo inspiegabile. Ma perché????  

Il Tre – Medley Fabrizio Moro con Fabrizio Moro: voto 5. L'intonazione non è un'opinione. E se pensate che io sia severa, immaginate cosa potrebbero dire Rudy Zerbi e Alessandra Celentano al posto mio. Il mondo della musica sa.  

Renga Nek - Medley Renga Nek: voto 5. Già hanno scelto di non duettare con nessuno giusto per autocelebrarsi un po'. Poi arrivano sul palco con un immotivato mood da Las Vegas. Su le mani Ariston. Questa è una rapina.

Fred De Palma – Medley Eiffel 65 con Eiffel 65: voto 6. Che è la media fra l'8 agli Eiffel 65 e il 4 a Fred De Palma e al suo freestyle. Non sempre essere protagonisti è un merito. Un pelo meno.  

Lorella Cuccarini: voto 7. Lorella, Lory, Lo: vieni un attimo, parliamo. Io te l’ho anche chiesto sui social, tu però non mi hai dato retta. Cosa ti ha fatto ‘Un altro amore no’? Eh? Se me lo dici, cerco di risolvere il problema. Io aspettavo questa canzone dallo scorso anno quando sei stata ospite di Olly all’Ariston e tu che fai? Non la canti? Ma stiamo pazziando veramente? Poi per carità sei bravissima e quindi il 7 te lo meriti, ma non di più per colpa di questo sgarbo imperdonabile che hai fatto a me come persona. Ripensaci

John Stavolta: voto 10. Nel senso di Amadeus nei panni di Danny Zucco di Grease che questa volta non ha fatto danni. E’ il Festival di John Travolta in qualche modo.

Gigi D’Agostino: voto 10. E’ tornato ed è solo questo ciò che conta. Trash e iconico al punto giusto, noi Millennials abbiamo di nuovo un punto di riferimento. Grazie.

Beppe Vessicchio: voto 10. Torniamo all’Ariston, Beppe. Sapevo che non ci avresti lasciati orfani della tua direzione per troppo tempo. Tu non avresti mai potuto.Tu ci ami e desideri la nostra felicità. E noi quando ti vediamo siamo felici, Beppe. Epocale. 

I Jalisse: voto 10. Abbiamo aspettato 27 anni per ricantare ‘Fiumi di parole’ a Sanremo. Ma possiamo dire di averlo vissuto e questo non ha prezzo. Esibizione con canzone tagliata, ma l’importante era esserci. E loro ci sono stati. Leggende.