Sanremo, 11 febbraio 2024 – Black, super Black. È stato questo il colore dominante di questo Sanremo 2024, un colore simbolo di potere e di intimità, puro ed essenziale, che è stato scelto dalla gran parte dei cantanti, dai Negramaro ad Alessandra Ambrosio, da Mahamood al Volo. E poi il bianco e qualche colore, pochissimo, smoking di Ama a parte. Poi tocchi di argento. E vi così per tutte queste sere. Rosso scarlatto per BigMama e rosso e nero per Dargen D’Amico vestito come una roulette. Splendido Ghali vestito da extraterrestre luminoso. Illuminato anche Fiorello, sempre mattatore anche di look.
Loredana Berté: voto 10
Tutta di piume vestita, lei sì regina del nero assoluto, e sempre corto-corto a 73 anni portati alla grande. Pierpaolo Piccioli per Valentino stasera l’ha circondata di piume, anche intorno agli occhiali. Una provocazione dolce, leggera e leggiadra, una nuova Loredana uscita dai soliti cliché rocchettari che pure l’hanno fatta grande artista, camaleontica anche con questa esperienza di autentica Couture.
BigMama: voto 5
Vestito ad effetto rosso scarlatto, da ballo, se non fosse che per la gonna da cortigiana sia rimasto solo lo scheletro. Poi il bustier perfetto sulle carni candide di questa cantante di protesta e di impegno. Come sempre l’ha vestita il visionario Lorenzo Seghezzi. Ma i bustier nude look delle prime sere, complici di grandi forme e siringature, sono stati decisamente più belli e provocanti.
Fiorello: voto 9
Fantasioso fantasista, sempre, e interprete perfetto dello stile di Giorgio Armani che per Fiore ha disegnato un completo che mixa rigore ed eccentricità con quei pantaloni e quel gilet brillanti come un cielo stellato. Un artista che non si scimmiotta e che fa diventare tutto inedito e speciale.
Mahmood: voto 8 e mezzo
Un crescendo di seduzione, un punto in più ogni sera sul palco. Supersexy Alessandro, con tuta dorata Valentino e giacca dritta di pelle, un po’ senza forme, anche questa di Valentino.
Angelina Mango: voto 6 +
A 22 anni ci si può permettere tutto anche l’abito sottoveste vedo-non vedo sopra al body di fantasia preziosa (tutto di Etro). D’effetto sì, ma non contemporanea.
Ghali: voto 7 e mezzo
Sempre “collegato” coi pensieri e le parole con la mamma ecco Ghali ancora una volta interprete di una moda speciale, d’avanguardia, firmata da Francesco Risso per Marni. Spalloni spaziali, poesia e allure.
Annalisa: voto 4 e mezzo
Bella, non c’è dubbio, ma con poca classe. E i vestiti di queste serate non l’aiutano a migliorare. Tanto meno questa ultima mise disegnata da Dolce e Gabbana per lei. Oltre alle giarrettiere anche due oblò sulle cosce, così per chiarezza. Una immagine di massimalismo anni Novanta che oggi è superflua.
La Sad: voto 8
Si fanno guardare, non ci sono dubbi al loro essere ragazzi a tutto punk. Per l’ultima sera in bluette, fuxia e verde coi giubbotti tutti aculei, i tatuaggi che escono dai petti nudi e le bardature anti sessiste. Bravi e non ridicoli.
I Ricchi e Poveri: voto 4
Travestimento inutile. Peccato. Continue Gag vestimentarie, inutili. Come questo tutto rosso di Angelo e Angela, lui con la giacca alla Mao, lei con la stola a forma di mano.