Venerdì 14 Febbraio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Mahmood e Blanco "I brividi sono la gente"

"Il successo? Sentire il brano cantato per la strada"

Riusciranno Mahmood & Blanco, con la loro Brividi elogiata pure da Mina, ad avere la meglio sulla ballad di Elisa e sul twist dell’(eterno) ragazzo fortunato Gianni Morandi? Loro si sottraggono a previsioni, ma i dati dello streaming continuano a premiarli, mettendoli davanti a tutti gli altri protagonisti di questa edizione. "La cosa più bella? Sentire la gente per strada che canta la nostra canzone" dicono Alessandro Mahmoud e Alessandro “Blanco” Fabbriconi. "Il Festival è un sali-scendi costante di emozioni. Ci mancava l’adrenalina da palco, ma a Sanremo l’importante è divertirsi. Pure il giorno della finale".

Brividi ha colpito subito.

"Il pezzo è mosso da un sentimento di libertà d’amare. L’abbiamo iniziato assieme, ma poi ognuno ha scritto la strofa a casa sua, mettendoci dentro un po’ della propria storia. Sentimenti in cui, però, si possono ritrovare tutti. Niente di preordinato o studiato a tavolino perché faticavamo entrambi ad individuare esattamente un pubblico a cui rivolgerci".

Mahmood, il video l’avete girato nei Paesi Bassi.

"Eravamo ad Amsterdam con 5 gradi e Blanco voleva buttarsi in acqua. Gli ho detto di non farlo perché avevamo Sanremo. Abbiamo un rito scaramantico, prima di scendere la scale ci diamo un bacio sulla guancia. E il rituale ha portato bene finora".

Ieri avete cantato Il cielo in una stanza.

"Non siamo certo Gino Paoli, ma abbiamo provato a inseguire quel suo tipo emotività. In comune c’è proprio il cielo. Un cielo illimitato, ‘di perle’ in cui perdersi per sognare. A unirci è anche un disagio di fondo: quello che si prova quando vuoi amare al massimo, ma non vieni capito".

Andrea Spinelli