Una vera scossa all'Ariston con il brano ‘Autodistruttivo’. Il trio Le Sad portano a Sanremo un testo socialmente impegnato che parla di prevenzione al suicidio. Creste colorate, casse toraciche argentate in bella vista a pelle sotto la giacca e tatuaggi, La Sad – già il nome del gruppo è un programma: significa ‘triste’ – affrontano un tema estremamente delicato, troppo spesso considerato un tabù.
“La musica ci ha salvato la vita”, dicono i tre artisti in gara, quarti in scaletta nella prima serata di Sanremo 2024. Con grande coraggio, Amadeus li ha voluti al suo ultimo Festival da conduttore, che già dalle prime battute della serata si preannuncia irriverente e in controtendenza, lontano dal ‘politcally correct’ dei ben pensanti. E lo dimostra il brano ‘Autodistruttivo’.
Tema delicato e spinoso
L’esibizione di questa sera ha portato sul palco dell’Ariston un tema estremamente delicato, troppo spesso considerato un tabù, che tocca da vicino La Sad e, come loro, tantissimi giovani e adulti, in Italia e nel mondo: il suicidio.
Al loro fianco, nella prima serata del Festival di Sanremo, l’associazione Telefono Amico Italia, che grazie all’apparizione rompighiaccio di Le Sad ha potuto raccontare alcune delle sue storie.
“A volte sembra tutto buio. A volte sembra che nulla vada per il verso giusto. A volte ci si sente sbagliati per questo mondo – fanno sapere dall’associazione – ma è fondamentale chiedere aiuto. L’ascolto e il sostegno psicologico sono gli elementi essenziali da cui partire per affrontare un disagio, ma anche l’arte e la musica possono fare tanto: sono linguaggi attraverso i quali spesso è più facile superare il proprio dolore, soprattutto per i più giovani”.
“Non parlarne è un suicidio”
A fine esibizione, tre persone salgono sul palco alle spalle del trio – Theø, Plant e Fiks sono i tre componenti della band milanese – con cartelli che recitano: 'Non siete voi, sono io’. E ancora: 'Non so perché lo faccio’ e 'Io so solo che non voglio più soffrire’. Poi il cartello viene girato e su tutti la stessa frase: 'Non parlarne è 1 suicidio’.
Autodistruttivo: il testo completo
Questa è la storia di un’altra vita sprecata / Di un figlio triste appena scappato di casa / Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata / Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava.
“Questa è la storia di un’altra vita sprecata
Di un figlio triste appena scappato di casa
Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata
Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava
Per loro non ha senso credere nei sogni
Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi
E vive sotto effetto per scappare dai ricordi
Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi
L’amore spacca il cuore a metà
Ti lascia in coma dentro il solito bar
Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle
Prendo qualcosa se qualcosa non va
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo
Questa è la storia di un mare di delusioni
E affoghi fino a quando non provi emozioni
Lui ha imparato come si sopravvive là fuori
Molto più dagli errori che dai suoi professori
L’amore spacca il cuore a metà
Ti lascia in coma dentro il solito bar
Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle
Prendo qualcosa se qualcosa non va
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo
E sono solo uno dei tanti
Col sorriso triste e con gli occhi stanchi
Che non riesce più a fidarsi degli altri
Con una mano mi abbracci e con l’altra mi ammazzi
E sono stato sempre quello solo
Perché non sono mai stato come loro
Che hanno lo sguardo pieno d’odio e il cuore vuoto
Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno
E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino
Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo
E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso
Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo".