Venerdì 20 Dicembre 2024
PATRIZIA TOSSI
Sanremo

Sanremo 2024, La Sad affrontano la depressione con Autodistruttivo: “Non parlarne è un suicidio”

Il trio milanese ha portato sul palco dell’Ariston un tema socialmente impegnato, molto sentito dai giovani: la prevenzione ai suicidi. Al loro fianco, Telefono Amico: “Fondamentale chiedere aiuto”

La performance del trio La Sad

Una vera scossa all'Ariston con il brano ‘Autodistruttivo’. Il trio Le Sad portano a Sanremo un testo socialmente impegnato che parla di prevenzione al suicidio. Creste colorate, casse toraciche argentate in bella vista a pelle sotto la giacca e tatuaggi, La Sad – già il nome del gruppo è un programma: significa ‘triste’ – affrontano un tema estremamente delicato, troppo spesso considerato un tabù.

La musica ci ha salvato la vita”, dicono i tre artisti in gara, quarti in scaletta nella prima serata di Sanremo 2024. Con grande coraggio, Amadeus li ha voluti al suo ultimo Festival da conduttore, che già dalle prime battute della serata si preannuncia irriverente e in controtendenza, lontano dal ‘politcally correct’ dei ben pensanti. E lo dimostra il brano ‘Autodistruttivo’.

Tema delicato e spinoso

L’esibizione di questa sera ha portato sul palco dell’Ariston un tema estremamente delicato, troppo spesso considerato un tabù, che tocca da vicino La Sad e, come loro, tantissimi giovani e adulti, in Italia e nel mondo: il suicidio.

Al loro fianco, nella prima serata del Festival di Sanremo, l’associazione Telefono Amico Italia, che grazie all’apparizione rompighiaccio di Le Sad ha potuto raccontare alcune delle sue storie.

“A volte sembra tutto buio. A volte sembra che nulla vada per il verso giusto. A volte ci si sente sbagliati per questo mondo – fanno sapere dall’associazione – ma è fondamentale chiedere aiuto. L’ascolto e il sostegno psicologico sono gli elementi essenziali da cui partire per affrontare un disagio, ma anche l’arte e la musica possono fare tanto: sono linguaggi attraverso i quali spesso è più facile superare il proprio dolore, soprattutto per i più giovani”.

“Non parlarne è un suicidio”

A fine esibizione, tre persone salgono sul palco alle spalle del trio – Theø, Plant e Fiks sono i tre componenti della band milanese – con cartelli che recitano: 'Non siete voi, sono io’. E ancora: 'Non so perché lo faccio’ e 'Io so solo che non voglio più soffrire’. Poi il cartello viene girato e su tutti la stessa frase: 'Non parlarne è 1 suicidio’.

Autodistruttivo: il testo completo

Questa è la storia di un’altra vita sprecata / Di un figlio triste appena scappato di casa / Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata / Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava.

“Questa è la storia di un’altra vita sprecata

Di un figlio triste appena scappato di casa

Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata

Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava

Per loro non ha senso credere nei sogni

Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi

E vive sotto effetto per scappare dai ricordi

Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

Questa è la storia di un mare di delusioni

E affoghi fino a quando non provi emozioni

Lui ha imparato come si sopravvive là fuori

Molto più dagli errori che dai suoi professori

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

E sono solo uno dei tanti

Col sorriso triste e con gli occhi stanchi

Che non riesce più a fidarsi degli altri

Con una mano mi abbracci e con l’altra mi ammazzi

E sono stato sempre quello solo

Perché non sono mai stato come loro

Che hanno lo sguardo pieno d’odio e il cuore vuoto

Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo".