Uno su venticinque ce la fa. "Sta ancora in vita il povero Morandi? Venerdì sera l’hanno fatto esibire alle due di notte…" Ventisei anni dopo il Festival con SuperPippo e Valeria Mazza, Sabrina Ferilli ha giocato ancora una volta sul tavolo verde di Sanremo la carta della simpatia. "Sono davvero contenta e applaudo al grande successo di questa 72ª edizione" dice. "Bisogna essere contenti quando le cose funzionano, quando si riesce a colpire il bersaglio e fare centro: dovrebbe unirci tutti perché il risultato buono per l’azienda pubblica come la Rai è un risultato per tutti". All’Ariston l’ha candidata Josè Alberto, figlio tredicenne di Amadeus. "Mi ha detto che glielo chiedevano pure i suoi compagni di classe " spiega il conduttore. "Quando gli ho chiesto il motivo, ha risposto: perché dice le parolacce che diciamo noi".
Sabrina, com’è nata questa sua partecipazione?
"Quando mi ha chiamata Lucio Presta (manager di Amadeus - ndr) proponendomi di fare il Festival ero intronata dal cortisone per la cervicale, al punto che dopo il sì mi è venuto il dubbio che, in realtà, non mi avesse chiesto niente nessuno".
Quindi?
"Continuavo a chiedermi: ma sarà vero? Ero in cerca di una conferma, anche perché quando dici sì a Sanremo sei come catturato da una squadra del Kgb: non parlare, non fiatare, non respirare. Non dirlo neppure ai genitori. Cose alla 007. Così ho preso coraggio e ho richiamato il manager e dirgli “che bello fare Sanremo“ pensando “ora o mi dice sì o mi risponde: che c…stai a dì?“, lui, invece, mi ha risposto “sì, sono felice“. Ed è stata una liberazione".
Il pregio più grosso di Amadeus?
"Saper accogliere gli altri nel suo caso non è un valore aggiunto, ma un valore unico".
Cosa avrebbe voluto fare in scena, oltre a ricordare Dalla?
"Avevo proposto ad Amadeus di spogliarci e fare un trenino brasiliano, lui avanti e io dietro. Diciamo, però, che per Sanremo forse non è ancora tempo. Chissà, magari in un prossimo Festival...".
O al prossimo scudetto della Roma?
"Sì, vabbè. C’è il rischio che, quando accadrà, “l’impalcatura“ non reggerà più".
Le piacerebbe condurre il Festival?
"No, voglio continuare a fare l’attrice. Tutt’al più divago solo un po’, ma non mi piace la confusione dei ruoli per cui ognuno può fare qualsiasi cosa".
E se al suo fianco ci fosse l’amica Maria De Filippi?
"Non potrei offrire molto di più del contributo che ho dato ad Amadeus. Che ci sarà anche l’anno prossimo: perché, ha detto che si ferma? L’aveva detto pure Mattarella, ma quando ci sono cause di forza maggiore..."