
Simone Cristicchi
Se la polemica è il piedistallo della celebrità, come diceva De Balzac, a Sanremo di gloria ce n’è sempre in quantità industriali. Lo sa bene Simone Cristicchi, gran protagonista di questa edizione, azzannato al Dopofestival da una Selvaggia Lucarelli nei panni di provocatrice per l’eccessiva “romanticizzazione” che la sua Quando sarai piccola farebbe delle difficoltà di un figlio di fronte all’emorragia cerebrale che ha colpito la madre tredici anni fa. "Racconta un pezzo di verità e ne tralascia un altro. C’è anche l’abbrutimento che viene dalla fatica nella gestione di quella malattia. Avrei voluto meno retorica e più verità. La canzone è un po’ ampollosa e barocca", ha notato in questi giorni Lucarelli.
Ma il cantautore romano viene tirato per la giacchetta pure dal mondo della politica che lo spinge a destra, per i post sui social dell’ex senatore Simone Pillon folgorato da certe sue dichiarazioni sulla contrarietà alla Gestazione per altri (GPA), ma anche per Magazzino 18 il libro (poi tradotto in spettacolo teatrale) sull’esodo istriano, giuliano, dalmata e sulle Foibe accolto con contestazioni a sinistra come in alcuni ambiti di (estrema) destra. Scelte che secondo alcuni gli avrebbero aperto porte pure in Rai dimenticando, forse, le quattro edizioni del Festival di Sanremo che hanno lasciato Quando sarai piccola nel cassetto. E comunque anche Elly Schlein, via social, ha fatto sapere di apprezzare Quando sarai piccola. E poi è dalla vittoria al Festival del 2007 di Ti regalerò una rosa (cui andò pure il Premio della Critica “Mia Martini” e quello della Sala Stampa Radio Tv) che Cristicchi affronta sul palco e in libreria temi sociali di spessore, basta pensare a Centro di igiene mentale - Un cantastorie tra i matti, racconto di un viaggio negli ospedali psichiatrici d’Italia, o a teatro la vita del “Cristo dell’Amiata“ Davide Lazzaretti ne Il secondo figlio di Dio o quella di Francesco di Assisi con quel Franciscus: il folle che parlava agli uccelli scritto con Simona Orlando.
Cristicchi, 48 anni, dice di sentirsi un "ricercatore spirituale" interessato al sacro, all’aspetto mistico della vita che pulsa anche nelle piccole cose. "Ho vissuto esperienze molto intense in conventi, monasteri, eremi di clausura proprio perché avevo questa curiosità di indagare nel mondo dell’invisibile, di sperimentare la spiritualità" racconta. "Oggi penso che ci siano tanti falsi guru: dico sempre che ci sono tante pillole di saggezza, ma nessuno guarisce. È una spiritualità fast-food quella di cui disponiamo ora, mentre io credo nella forza delle tradizioni, cattolica, buddista, ortodossa".