Sanremo, 10 febbraio 2024 – Anche se si è fermato al secondo posto dopo Angelina Mango, e nonostante i fischi arrivati dall’Ariston per il suo trionfo alla serata delle cover – Geolier ha vinto tutto. Il rapper di Secondigliano che canta per la sua città, “ispirato da Maradona”, sta raggiungendo vette inimmaginabili. “Voglio portare Napoli nel mondo”, ha detto il 24enne che sta dividendo Sanremo. E il mondo è già dalla sua parte: “So che Rocco Hunt sta facendo il tifo per me”, ha raccontato il rapper con orgoglio parlando del suo mito. Ma c’è di più. A tifare per Geolier c’è anche il mitico Bob Sinclair, uno dei Dj più famosi: “È il numero uno, sogno un pezzo con lui”.
Una vittoria che va oltre al podio sanremese, un traguardo importante per un ragazzo di 24 anni arrivato dalle gare di freestyle. È cresciuto per strada in un quartiere difficile dove il suo posto sicuro in una fabbrica di lampadari sembrava l’America. Ma la star Geolier ha un cuore grande: sta volando sul tetto del mondo, senza scordarsi della sua gente.
Sanremo ha ‘bisogno’ di Geolier
A differenza di molti altri, Sanremo 2024 non è la sua grande opportunità. E gli unici che non lo sanno sono quelli che ieri sera l’hanno fischiato. Forse è vero il contrario: è Geolier – nome d’arte che significa ‘secondino’, l’appellativo usato per la gente di Secondigliano – a portare valore aggiunto al Festival, a cominciare da un valore grande in via di estinzione: la sua grande umanità.
E Amadeus lo sapeva bene quando l’ha voluto tra i big in gara con il brano in napoletano ‘I p' me, tu p' te’. Con 35 dischi di platino, 19 dischi d’oro e oltre 1.4 miliardi di streaming audio e video, Geolier era già una star prima di Sanremo. Ma lui, con l’umiltà che hanno solo i grandi, ha detto: “Per me questa è una scuola e io sono solo alla prima elementare”. Una frase che fa mangiare la polvere a chi lo sta attaccando senza un perché.
É l’artista più ascoltato
Con l'album ‘Il coraggio dei bambini’ è diventato l'artista più ascoltato su Spotify. Diciotto brani che non sono solo canzoni: sono storie di vita vera, cantando in napoletano racconta difficoltà, sogni e dolori della gente di Secondigliano. Rolling Stone Italia lo ha inserito fra i trenta migliori album italiani del 2023, piazzandolo al terzo posto.
L’impegno per i giovani
Registrato all’anagrafe Emanuele Palumbo, il rapper più famoso del momento è fiero delle sue radici. Pensa ai ragazzi di Secondigliano, quelli che – esattamente come ha fatto lui – sognano un’opportunità per emergere. Parla ai giovani napoletani del “valore dello studio e della scuola” – “io l’ho capito tardi”, tifa per i giovani progettando uno studio discografico a Secondigliano, sta dalla parte di chi soffre.
Geolier ama Napoli e Napoli ama Geolier. Sta facendo tanto per i ragazzi del suo quartiere, ma non solo per loro. “Qui non pensi alla scuola o a giocare: ti chiedi se quella settimana papà riuscirà a guadagnare abbastanza per portare il pane a tavola”, ha raccontato il rapper. “A Napoli può essere difficile. Se il lavoro ci fosse sono sicuro che i ragazzi se lo terrebbero stretto. Ma se devi spaccarti la schiena e fare comunque la fame, è normale che ti venga il dubbio: ne vale la pena?”, ha detto al Corriere.
Sanremo: la dedica a Daniele
Geolier dedica il suo Sanremo a Daniele, il ragazzo di 17 anni morto pochi giorni fa per un tumore. “Mi ha insegnato tantissimo, mi ha cambiato”, ha detto Geolier. “Sorrideva, nonostante tutto il dolore che provava. Ci sentivano tutti i giorni e che ho fatto nella prima serata del Festival è stato per lui, così come quello che farò”, ha raccontato al Corriere. Daniele era malato da quattro anni ed era diventato un celebre tiktocker, tanto da fare breccia nel cuore di personaggi di calibro come Rocco Hunt e Geolier, appunto.