Sabato 15 Febbraio 2025
ANDREA SPINELLI
Sanremo

Emozioni di Settembre: "Chi è fragile può vincere. Ma nessuno è forte da solo"

Andrea con la sua “Vertebre“ sbanca tra le Nuove Proposte (tre premi). Da “Io canto“ a “The Voice“ e “X Factor“: "Tanta gente non ha creduto in me".

Andrea Settembre, 23 anni, vincitore delle Nuove Proposte 2025 con Vertebre

Andrea Settembre, 23 anni, vincitore delle Nuove Proposte 2025 con Vertebre

Sogni d’oro. Per svegliarsi Andrea Settembre di tempo ne ha. Meglio rimanere ancora qualche ora, qualche giorno, qualche settimana, immerso nella gioia della palma col leone che rigira tra le mani incredulo e rapito dal suo luccichio. "Felicissimo di questo risultato difficile che mi mette dentro un immenso senso di gratitudine, anche perché in passato tanta gente non ha creduto in me e anche io non ho creduto in me per colpa loro". Per il ventitreenne napoletano passato pure da Io canto, poi The Voice of Italy (2019) e X Factor del 2023, un en plein che, oltre al trofeo delle Nuove Proposte, gli ha permesso di mettere in bacheca il Premio della Critica “Mia Martini” e Premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Grazie a Vertebre, 14 milioni di stream sulle piattaforme digitali, Andrea ha vinto anche il Premio Nuovo Imaie Enzo Jannacci e il Premio Siae-Roma Videoclip Rivelazione per la canzone e per il video formato social. Prima di salire sul palco, con Alex Wyse, l’altro finalista, si sono scambiati messaggi d’incoraggiamento, mentre, una volta sceso, ha trovato il consiglio finora più prezioso: quello di Mahmood. "Ascolta tutti, ma per ultimo sempre te stesso".

Andrea, a chi dedica questa vittoria?

"Alla mia famiglia. Che ha creduto in me da sempre, da quando la prima volta gli ho chiesto di prendere lezioni di canto, dopo che avevo visto mio fratello cantare nel coro della scuola elementare. Sapevo che la musica sarebbe stata ciò che mi avrebbe reso felice e i miei genitori mi hanno sempre supportato. Sono anche qui a Sanremo".

Gli artisti hanno anche una responsabilità sociale?

"Credo che da questa grande visibilità che mi ha dato il Festival, derivi anche una responsabilità. In questi giorni tanti giornalisti mi hanno chiesto della fragilità della mia generazione, di noi ventenni. Siamo la prima generazione a vivere circondata da connessioni, ma spesso ci sentiamo soli e nessuno è forte da solo. Non abbiate paura di parlare, di chiedere aiuto. Io spero che anche identificarsi in una canzone possa aiutare a sentirsi meno soli o incompresi. La musica ha un grande potere".

Da lunedì cosa succede?

"Spero ci sia ancora tanta musica. Oggi intanto è uscito il mio ep Vertebre con anche 4 inediti, poi ci saranno i concerti a Roma e Napoli e non vedo l’ora di partire con il tour delle Nuove Proposte in America".

Ha debuttato nel mondo della musica come radiofonico.

"Ho cominciato facendo radio, passione collegata a quella per la musica. Attività che, con Radio Immaginaria, m’ha permesso d’intervistare Rocco Hunt, uno dei miei miti".

Dopo il leone con la palma, si aspetta pure lo scudetto del Napoli?

"Assolutamente. E non vedo l’ora di tornare nella mia città a festeggiare con tutti, perché ho sentito tanto affetto della mia città".