Venerdì 14 Febbraio 2025
PIETRO DEGLI ANTONI
Sanremo

Conti fa l’atto di Fedez: "È indagato per rissa? . Ma io non sono un giudice"

"Opportuno dare al rapper sotto inchiesta per rissa un palco così importante?. Il principio della presunzione d’innocenza vale per tutti. Ovviamente anche qui".

"Opportuno dare al rapper sotto inchiesta per rissa un palco così importante?. Il principio della presunzione d’innocenza vale per tutti. Ovviamente anche qui".

"Opportuno dare al rapper sotto inchiesta per rissa un palco così importante?. Il principio della presunzione d’innocenza vale per tutti. Ovviamente anche qui".

Le polemiche per Carlo Conti sono come l’aglio per i vampiri: le sfugge immancabilmente. Eppure ieri mattina il maledetto ortaggio l’ha tramortito. Quando i giornalisti gli hanno chiesto se fosse stato opportuno invitare Fedez su un palco da 12 milioni di spettatori, ha risposto: "Non è indagato". Quando gli hanno fatto notare che il rapper milanese indagato lo è (per rissa), si è allora trincerato dietro la consueta presunzione di innocenza: "Sono il direttore artistico, non un giudice". Carlo ci è ricascato quando, sempre noi maledetti cronisti, abbiamo chiesto lumi sul criterio di votazione. Molti hanno sospettato che la giuria dei giornalisti sia stata depotenziata temendo la possibilità di manovre che stoppassero i vincitori annunciati più televotati. "Mi sembra che l’anno scorso qualcosa sia successo..." ha malignamente osservato Conti, facendo intendere che combine c’era stata. Salvo, poco dopo, dire di essere stato frainteso. Infine, Pinuccio di Striscia ha rimproverato la sicurezza: "Siamo entrati nella zona rossa con un coltello". Conti: "Avete fatto benissimo il vostro lavoro".

Per il resto, il Festival è una mamma che tutti accoglie e tutti ama (non Ama, che nemmeno ha chiamato il suo successore per complimentarsi: impegni o invidia?). I buoni sentimenti spadroneggiano, soprattutto quelli filiali. Con il suo brano sulla madre affetta da demenza senile Simone Cristicchi è stato osannato per ben due volte dalla platea dell’Ariston e consacrato da due votazioni consecutive – sebbene molti musicisti professionisti abbiano notato che almeno nella prima serata Cristicchi abbia sbagliato tutti gli attacchi, mentre altri mal sopportano l’uso ricattatorio dei sentimenti amorevoli per scalare la classifica. D’altronde Amadeus cinque anni fa aveva bocciato la stessa canzone, "ma non sono arrabbiato con lui", ha caritatevolmente ammesso l’artista, "allora mi sarei sentito fuori posto. Meglio adesso, dove il cantautorato ha un suo spazio".

E se Carlo Conti martedì è scoppiato in lacrime ricordando la mamma, l’altra sera Achille Lauro ha diffuso al pubblico una lettera firmata dalla sua: "Lauro è cresciuto in casa con ragazzi che non erano miei figli, ma che ho accolto come tali. Figli di storie difficili e case famiglia dove io facevo volontariato. Giovani incoscienti, ma con un grande cuore. Oggi Lauro è adulto e insieme cerchiamo di sostenere tutti quei posti dove ci sono ragazzi che hanno bisogno: dagli ospedali alle comunità e ovunque ci sia necessità. Sono grata di tutto questo e di vedere che oggi lui non si dimentica di chi ha bisogno". È così: da rocker “maledetto“ a bravo figliolo il passo è breve (soprattutto in Rolls Royce).

Il tinello di Raiuno fa grande incetta di amori filiali ma anche di bambini: il figlio degli amici di Alessandro Borghi chiamato a un’inspiegabile comparsata alle spalle di Damiano David durante l’esibizione; il piccolo genio di Alessandro Gervasi che interpreterà il piccolo Peppino di Capri e allungandosi sulle punta delle scarpe ha suonato al piano Champagne; e Samuele, 12 anni, che ieri sera è salito sul palco in quanto massimo conoscitore della storia dettagliata dei 75 Festival (qui non bisogna chiamare Telefono Azzurro, ma direttamente i carabinieri).

Dimenticavamo, gli ascolti: la seconda serata è stata vista da 11,8 milioni di spettatori per il 64,6% in total audience (compresi cioè cellulari, pc e altre diavolerie). La seconda serata dell’anno scorso, made in Amadeus, venne vista da 10 milioni 361 mila spettatori, con uno share del 60.1%: il dato si riferiva ai soli televisori, ma insomma abbiamo capito che la total audience porta in dote 3-400mila spettatori e qualche frammento di share. Per cui sì, possiamo dire che anche mercoledì Conti ha battuto Amadeus. Ieri per la terza serata Conti ha voluto un terzetto di donne: Katia Follesa, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. Follesa: "Mi sono preparata al meglio: ho fatto il colore ai capelli, la ceretta... Non ho ansia perché sono cardiopatica e prendo un betabloccante". Elettra Lamborghini "Tony Effe e i testi sessisti? Se iniziamo a vietare quello che si dice nelle canzoni, allora dovremmo vietare i videogiochi o i film horror". Miriam Leone: "Arrivando qui ho visto quella scritta gigante ‘ARISTON’, e ho detto ohhhh...". Proprio come i bambini, quelli di Povia.

Piero Degli Antoni