Sanremo, 11 febbraio 2023 - Come la serata delle cover non ha cambiato la classifica di Sanremo. A parte Lazza, che è la vera sorpresa del Festival, non delle classifiche, con Mr. Rain. Ma ha allargato, almeno virtualmente, quella che sembrava una sfida a due prima della cinquina finale. L’anno scorso il duetto selfie di Morandi e Jovanotti fu l’ultima chance di vittoria per Gianni (piano b, giustamente risarcirlo con un trofeo alla carriera).
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Ieri sera il duetto fra Ultimo, emozionato, ed Eros, svagato, ha partorito un topolone: esibizione rivedibile, vittoria di tappa mancata. Anche e soprattutto perché il trionfo di Marco Mengoni con “Let It Be” e Coro ha sparigliato le ultime carte del gioco a due, che si deciderà con il Televoto di stasera, l’ultimo jolly in mano al cantautore romano. Rivoluzionario è stato invece il resto e l’ombra lunga arriva anche sulle charts streaming e social. Lazza ha scalzato Mengoni nella classifica giornaliera di Spotify, con Mr. Rain (primo per stream totali) e Madame, è poi primo su Deezer e Apple Music (anche se la classifica vera si vedrà dopo una settimana sono flussi ascensionali).
In tutte Elodie, Tananai, Coma_Cose e Colapesce Dimartino se la giocano per il quinto posto. Giorgia e Rosa Chemical nei dieci. E qui le cover sono state importanti, con Giorgia Elisa a specchio nella miglior performance vocale con Mengoni, Emma, Lazza e Marzadori (ha fatto capire il doppio registro classico contemporaneo del pianista Lazza), il messaggio diretto, semplice di Mr. Rain, il rapper dal sorriso educato. Bravi Manuel Agnelli e gIAMMARIA, travolgente Elodie con Big Mama, empatici Antonacci e Tananai, supergnocca Lorella Cuccarini (il musical è una nave scuola). Su Madame e Izi si dovrebbe dire che “Via del campo” non è una filastrocca sulle rotaie di autotune a cui attaccare la locomotiva di un testo rap che funziona. Faber era l’antitesi di questo. Male Colapesce e Dimartino, Ariete e Sangiovanni (stonati e banalizzatori). C’è chi ha fatto il compitino, chi lo spottino o shottino per vendere qualche biglietto in più. Troppi stonati, voce e contesto. Siparietti carini fra giovani fan e veterani del festival. Sugli scaffali del 2023 c’era tanta roba.