Martedì 18 Febbraio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

"Caro Cristicchi, ho 14 anni, ho i nonni malati. Con la tua canzone mi sono sentita meno sola"

Questa la lettera che Simone Cristicchi ha letto ieri mattina in sala stampa, definendola più importante di qualunque premio Buongiorno, Mi chiamo Daniela...

Questa la lettera che Simone Cristicchi ha letto ieri mattina in sala stampa, definendola più importante di qualunque premio:

Buongiorno,

Mi chiamo Daniela e ho 14 anni, ieri sera ho sentito la tua canzone Quando sarai piccola e devo dirti che mi ha toccato profondamente. Ho sentito una connessione immediata con le parole, come se le stesse cantando qualcuno che mi capiva davvero. I miei nonni soffrono di Alzheimer, e ogni giorno vedo come la loro memoria si stia lentamente cancellando. A volte, quando li guardo, sembra che siano tornati bambini, vulnerabili, senza più i ricordi che li definivano. È come se la loro essenza, quella che li rendeva loro stessi, stesse svanendo davanti ai miei occhi. E questo, purtroppo, è un dolore che mi porto dentro, ogni volta che li vedo smarrirsi, ogni volta che non mi riconoscono più. Quando ho ascoltato la tua canzone, mi sono sentita meno sola in questa sofferenza. Non so se leggerai mai questo messaggio, ma sappi che sono profondamente riconoscente per le tue parole. Mi hanno dato conforto e un senso di comprensione.

Spero mi risponderai presto

Grazie di cuore. Daniela

"Caro Cristicchi, ho 14 anni, ho i nonni malati. Con la tua canzone mi sono sentita meno sola"
Questa la lettera che Simone Cristicchi ha lettoieri mattina in sala stampa, definendola più importante di qualunque premioBuongiorno,Mi chiamo Daniela...