Pure a Sanremo (anzi, soprattutto a Sanremo) non è facile essere figli d’arte, portarsi sulle spalle un cognome importante che scatena ricordi, tenerezze, rimpianti. Angelina Mango dice di non temere i fantasmi dell’Ariston, né lo spirito di papà (a cui potrebbe, però, dedicare la cover del venerdì), ma nel cuore dell’astronave festivaliera dovrà mostrare di essere all’altezza dell’allure che circonda questo suo debutto. Al momento, l’eroina lucana, 23 anni, è ancora un prodotto da hit-parade, costruito con perizia dal management di Mengoni, che sul palco più ambito della canzone deve legittimare l’altissima attenzione di cui è circondato grazie al successo di “Amici“, al disco di platino di Che t’o dico a fa’, al triplo platino di Ci pensiamo domani.
Angelina, fino a qualche tempo fa diceva di non essere pronta per Sanremo.
"A essere sincera, è stato così fino al 2 dicembre. Il 3, però, mi sono detta: posso farlo. Ritrovarmi nella lista di Amadeus ha dato un’impennata alla mia autostima e ora penso di avere l’entusiasmo giusto per affrontare l’avventura del Festival, forse perché non mi aspettavo di poterci arrivare così in fretta".
Porta La noia, pezzo scritto con Madame.
"Con lei e con Dardust ci siamo trovati subito sul concetto di noia. E sul fatto di aver vissuto vite piene di alti e bassi, quindi poco noiose, ma con la predisposizione ad accettarla quando arriva. Concetto che svilupperò pure fisicamente a Sanremo, dando vita a una ‘noioteca’, un posto dove le persone possono sfruttare la loro noia trasformandola in moneta di scambio".
Vale a dire?
"Dedicando il tempo e non perdendolo. La noia non è perdita di tempo, ma tempo regalato. Da utilizzare. Ecco perché nella mia ‘noioteca’ si troveranno soluzioni semplici per fare, pure nei momenti di noia, qualcosa di rilassante, che ci fa stare bene e magari ci riporta bambini. Come i trasferelli, ad esempio".
Suo papà che consiglio le avrebbe dato per Sanremo?
"Probabilmente avrebbe adottato lo stesso atteggiamento di mia madre (l’ex Matia Bazar Laura Valente - ndr) che mi ha sostenuta lungo il tutto il percorso evitando di darmi suggerimenti. Mi ha solo messo in guardia, perché sa quali sono i timori che si provano su quel palco".
Un suo sogno mostruosamente proibito?
"Potendo tutto, cantare all’Ariston Honky tonk women con Mick Jagger".
Cosa farà la prima sera appena scesa dal palco?
"Chiamerò mia madre e mio fratello per lasciarmi riempire le orecchie di parole d’amore".