Sanremo, 12 febbraio 2025 – Il Festival resta la gallina delle canzoni d'oro per la Rai: quest'anno incasserà 67 milioni e ne spenderà circa 20, tutto compreso. Nel compreso ci sono, ovviamente, anche i cachet di conduttori, ospiti, cantanti eccetera. Vediamo voce per voce.
Quanto guadagna Carlo Conti
In testa c'è Carlo Conti che, attenzione, non è solo conduttore ma anche direttore artistico, il che significa che non lavora solo i 5 giorni del Festival, ma per mesi e mesi per scegliere i brani, pensare agli ospiti, al palco, alla scenografia e così via. Passati i tempi d'oro in cui la Rai riuscì a dare un milione a Michelle Hunziker per le 5 serate, oggi tutte le tv si sono dovute adeguare ai tempi magri. Per Carlo Conti è previsto un ingaggio di 500mila euro (non dimentichiamoci che nel corso di uno dei primi festival il presentatore toscano fu costretto a rivelare di aver donato 100mila euro in beneficenza).
E i co-conduttori? Il cachet più basso a Gerry Scotti
Dunque, il cachet dei co-conduttori è considerevolmente inferiore, visto che si tratta di un impegno assai più ristretto. Il cachet più basso è sicuramente quello di Gerry Scotti, che è venuto a Sanremo solo per amicizia. "Diciamo che me lo posso permettere” ha scherzato ma non troppo visto che le sue società hanno un giro d'affari di 6 milioni l'anno con un guadagno di 4,3 (oltre a molti immobili di pregio). Per gli altri ospiti o co-conduttori parliamo dunque di cifre tra i 20 e i 40mila euro, a seconda del peso del personaggio. I co-conduttori quest'anno però sono parecchi: Gerry Scotti, Antonella Clerici alla prima puntata. Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica alla seconda. Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa alla terza. Geppi Cucciari e Mahmood alla quarta. Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi per la finale.
In tutto fanno undici personaggi (escludendo Scotti): a una media di 30mila a testa, il totale risulta di 330mila euro. Alcuni di loro, come Geppi Cucciari o Alessia Marcuzzi, sono già legati alla Rai, quindi è possibile che l'ospitata fosse già prevista nel loro contratto. Cattelan – anche lui sotto contratto Rai - conduce il Dopofestival, per lui è ipotizzabile un compenso di 100mila euro.
“Rimborso spese” per gli ospiti
In quanto ai cantanti ospiti (non in gara) sono in promozione per lanciare i loro nuovi lavori. Vale per Jovanotti, per Damiano David, per Noa e Mira Awad, e anche per i Duran Duran. In questi casi ci si accontenta, si fa per dire, di un rimborso spese – dai 50 ai 60mila euro.
E i cantanti?
E veniamo ai cantanti. Per alcuni vale il principio che pagherebbero loro pur di salire sul palco (non facciamo nomi) per tutti di sicuro la vetrina del Festival significa più dischi venduti ma soprattutto più biglietti smerciati ai concerti. Non vengono gratis, ma per un rimborso spese di 53mila euro (si portano dietro truccatori, parrucchieri, uffici stampa, assistenti che devono tutti essere alloggiati e sfamati, quindi i 53mila non bastano neanche).
Spot e posti all’Ariston, un affare per la Rai
Per la Rai, dicevamo, Sanremo è un affare. I prezzi degli spot e delle sponsorizzazioni sono aumentati del 7%, i biglietti sono saliti del 19% rispetto all'anno scorso. Per le prime 4 serate sedersi in galleria costa 110 euro, in platea 200. Ma per la finale i prezzi schizzano in alto: 360 in galleria, 730 in platea. Spesso però i biglietti vengono venduti a pacchetti per tutte e 5 le serate, per un totale che può variare da 800 a 1500 euro. Secondo i calcoli di una società specializzata, l'impatto economico del Festival è di 245,1 milioni di euro, con un valore aggiunto di 97,9 milioni e la creazione di 1.459 posti di lavoro. Questi sono i veri Conti che tornano. (piero degli antoni)