Lunedì 10 Febbraio 2025
PIERO DEGLI ANTONI, INVIATO A SANREMO
Sanremo

Le ultimissime su Sanremo: il no di Angelina Mango. Autotune: sì ma non troppo

La conferenza stampa di Carlo Conti con i co-conduttori Clerici e Scotti alla vigilia della prima serata. “Gli ascolti? Non mi interessano”. Una scaletta serrata per evitare il gossip. Venerdì ospite Paolo Kessisoglu

Sanremo, 10 febbraio 2025 – Tutti insieme appassionatamente. È lo spirito di Carlo Conti per questo Sanremo 2025. “Delle passate edizioni mi erano rimasti impressi due momenti: l'ospitata di Sonny Basso e quella di Ezio Bosso. Proprio lui aveva detto: 'La musica come la vita si fa in un modo solo. Insieme'”. Per questo ha voluto accanto a sé due amici: Antonella Clerici (Lei: “Mi ha chiamato tardi, a metà gennaio, ci vediamo spesso ma non me ne aveva mai parlato prima”) e Gerry Scotti (Conti: “E' nata un'amicizia quando entrambi eravamo ricoverati per il Covid, ci facevamo coraggio a vicenda”). Carlo, brillante e modesto: “Non sono geloso. Ci saranno momenti in cui sul palco staranno solo loro”. Avrebbe voluto un quarto amico che purtroppo non c'è più: Fabrizio Frizzi.

75th Sanremo Music Festival
Gerry Scotti, Antonella Clerici e Carlo Conti conducono Sanremo 2025 (Ansa)

Novità: giovedì sera si svolgerà (in apertura) la seconda manche della gara dei giovani, con relativo vincitore. Venerdì sarà ospite Paolo Kessisoglu che canterà e tratterà il tema dei figli che vivono chiusi in camera, telefono in mano. Verrà anche Edoardo Bove, il calciatore della Fiorentina, bloccato per un'aritmia al cuore, che racconterà la sua vita attuale. Come eviterà l'ondata di gossip che investe alcuni cantanti, soprattutto quelli giovani? Conti: “Con la scaletta e l'intelligenza. Come ho già detto, faccio il Festival di Sanremo, non Sanremo Island”. 

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Perché Sanremo è Sanremo, ma di chi è Sanremo? L'ipotesi, ventilata nei mesi scorsi dopo la pronuncia del Tar che imponeva una messa al bando per l'assegnazione della rassegna, viene elegantemente ma fermamente scartata da Gerry: “Come spia abbastanza inserita dentro Mediaset posso dirvi che è più facile che io conduca il Festival piuttosto che il Festival vada a Mediaset. L'ultima volta che ho parlato con l'amministratore delegato (Piersilvio Berlusconi, ndr) mi ha detto che lui il Festival lo vede bene in Rai. E Anch'io. In azienda non ho mai sentito un'ipotesi del genere”. Polemiche laterali: l'uso dell'autotune, concesso ma solo in certi limiti. Conti: “Ormai questo strumento fa parte di molte canzoni. Dobbiamo restare al passo con i tempi”. 

 A proposito di Angelina Mango che preferisce non venire per cantare la canzone vincitrice del 2024, Antonella Clerici rievoca i tempi bui in cui fu costretta ("Per decisione di altri”) a fermarsi per due anni. “In ogni carriera ci sono alti e bassi, ma quei due anni mi sono serviti per la mia creatività”.

 Arriva la domanda a bruciapelo: Vi dichiarate antifascisti? Conti non ha esitazioni: “Certo, che problema c'è? Dobbiamo essere grati ai nostri padri e ai nostri nonni che si sono sacrificati per la libertà di cui godiamo oggi. Però mi sembra una domanda anacronistica. Mi preoccupa di più l'intelligenza artificiale”. Si accoda Scotti: “Ho avuto metà famiglia fucilata dai fascisti, figuratevi cosa posso rispondere”. Conti rivela di aver detto no per 6 volte prima di accettare un altro Festival. "Alla settima ho pensato a mio figlio, nei primi tre lui aveva 1,2 e 3 anni, adesso ne ha 11 forse se lo godrà di più”. 

Ascolti, ascolti: tremano un po' le gambe? “I risultati di Amadeus sono imbattibili, cercherò di eguagliare i miei. Ma i dati di ascolto non mi interessano, mi sveglierò tardi senza saperli”. Niente monologhi di buoni sentimenti: “Meglio la canzone 'Imagine' di John Lennon cantata dall'israeliana Noa e dalla palestinese Mira Award. Un messaggio forte più di tanti discorsi”.