Martedì 21 Gennaio 2025
ROSALBA CARBUTTI
Sanremo

Sanremo, Mogol: "Il rap? Solo per giovani. Non ha linea melodica"

Autore e presidente Siae

Mogol

Non sarebbe il Festival di Sanremo senza Mogol. L’autore, oggi presidente della Siae, ha vinto quattro festival e venduto 523 milioni di dischi nel mondo. "Il rap? È per i giovani, fatto da giovani. Non ha linea melodica. Come tutti i generi musicali c’è del buono o del cattivo. Ma io preferisco quelli che arrivano a tutti. Il rock, per esempio. Non muore mai".

Sui testi del settantesimo festival di Sanremo non si sbilancia ("non ho ancora ascoltato le canzoni"), ma dà la sua regola aurea: "Ciò che conta è che un testo susciti emozioni. Non mi piace quando si fanno delle discriminazioni sulle età anagrafiche. Non parliamo di Festival giovane o meno giovane, ciò che conta è che ci siano belle canzoni".

Mogol, infatti, ricorda che nella sua scuola, il Cet (Centro europeo di Toscolano) che ha diplomato duemilacinquecento studenti, "è stato premiato un allievo di 74 anni". Ricorda Lucio Battisti – che ha "rivoluzionato il modo di cantare" – e il cinquantesimo anniversario di Emozioni che dà anche il titolo al suo spettacolo teatrale in giro per l’Italia (il 26 marzo sarà al Colosseo di Torino, ad agosto allo Sferisterio di Macerata e poi al Teatro Antico di Taormina).

E, nel ribadire – durante l’inaugurazione di Casa Siae a Sanremo – che la Siae "non è una tassa perché si deve pagare per riconoscere il lavoro di chi crea", si sofferma un attimo sul passato. Nel 1961 a Sanremo vinse la sua Al di là, cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis: "Altri tempi, ma il festival è sempre un’emozione".