Streaming. Parola magica (traduco: Spotify) che condiziona le classifiche, la discografia e pure Sanremo. Fino a stasera o domani non avremo i dati sui brani del festival, solo le prime sentenze di una Giuria Demoscopica in anno no. Il peggior panel delle ultime edizioni, che ha rovinato la gara dei Giovani e messo un’ipoteca negativa sulla gara dei big. Non è sempre così, spesso la Demoscopica ha votato come o meglio della Sala Stampa.
Il caso. Che Francesco Sarcina (9) e la band (7) avrebbero trascinato una canzone (6) non memorabile era evidente ma il primo posto di martedì sembra fuori logica. Anche se li adoro. Come troppo alti Anastasio (9) e Achille Lauro (7- -). Continuo a pensare che Elodie (8 12), Diodato (8) e Irene Grandi (8) possano lottare per i primi posti.
Da verificare l’impatto di Elettra Lamborghini (canto 4, il resto a piacere), quello di un rapper intelligente e coerente come Rancore (7 12). La sorpresa annunciata dei ruspanti e geniali Pinguini Tattici Nucleari (9) con il loro elogio di un’apparente normalità alla Ringo Starr.
Il benvenuto nella realtà del festival di Junior Cally (6++). Perché da adesso in avanti le polemiche e storie stanno a zero. Stima per Giordana Angi (6 12), affetto per Paolo Jannacci (7-), ammirazione per Tosca (7), attesa un po’ delusa per Levante (6 12), simpatia per Nigiotti (6-), rispetto per Piero Pelù (6+), dubbi per Francesco Gabbani (6-). Delusione per Michele Zarrillo (6- -). I voti valutano i live.
Alla finalissima tra i Giovani arrivano Tecla, Leo Gassmann, Fasma e Marco Sentieri.
Fuori dai giochi, purtroppo, Eugenio in Via di Gioia (voto 8).