di Andrea Spinelli
Se non ci fosse Morgan il Festival di Sanremo sarebbe sicuramente più noioso. Come a febbraio s’era preso la scena grazie alla pantomima con Bugo che era costata ad entrambi la squalifica, seguita da settimane di accuse e deliri su tutti i media, così ieri l’ex leader dei Bluvertigo è tornato al centro della scena grazie al cartellino rosso con cui la Rai l’ha rispedito negli spogliatoi ancora prima del calcio d’inizio dell’edizione 2021.
Morgan ieri sera avrebbe dovuto far parte, infatti, con Luca Barbarossa, Beatrice Venezi e Piero Pelù della giuria di Sanremo Giovani e scegliere in diretta su Raiuno tra Avincola, Folcast, Gaudiano, Hu, I Desideri, Le Larve, M.e.r.l.o.t., Davide Shorty, WrongOnYou e Greta Zuccoli i 6 emergenti da mandare in gara a marzo (assieme ai due selezionati da Area Sanremo) tra le Nuove Proposte. Ma le offese riversate l’altro ieri su Rai, commissione selezionatrice e Amadeus per l’esclusione della sua canzone dalla gara dei Big hanno indotto i reggitori del Festival a chiudergli non solo le porte dell’Ariston, ma pure quelle del Teatrino del Casinò, escludendolo dalla diretta di ieri sera in cui si sono materializzati pure i 26 protagonisti della 71ª edizione mettendo fine, come ormai da tradizione, alla marea montante d’indiscrezioni cresciuta nei giorni scorsi sui giornali e sul web. Poche le sorprese rispetto alle previsioni, a cominciare dal sensibile abbassamento dell’età media, dalla forte presenza del mondo indie e del rap.
COPPIE. Occhi (e orecchie) puntati sul duo Fedez-Francesca Michielin che con Chiamami per nome rinnovano il fortunatissimo sodalizio di Magnifico e Cigno nero. Attesa anche per il debutto di Coma_Cose, il duo elettro-rap milanese formato da Fausto Zanardelli e California (Francesca Mesiano) in gara con Fiamme negli occhi e per La Rappresentante di Lista, ovvero la viareggina Veronica Lucchesi e il palermitano Dario Mangiaracina in gara con Amare. In cerca di conferme il sodalizio Colapesce e Dimartino, che chiedono alla loro Musica leggerissima il colpo d’ali necessario a confermare le buone cose messe in luce nel loro album d’esordio I mortali.
GRUPPI. In cerca di un’altra vecchia che balla capace di farne volare le quotazioni, torna Lo Stato Sociale con la bellicosa Combat pop, mentre per i Maneskin di Zitti e buoni si tratta del debutto. Prima volta anche per gli Extraliscio, ovvero Mirco Mariani, Moreno “il Biondo” Conficconi e Mauro Ferrara, anche se affiancati dalla band mascherata dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Un incontro a sensazione nel segno di Bianca luce nera.
SIGNORE. Sette le quote rosa di questa edizione. Per Malika Ayane (compresa quella tra i giovani) è il quinto Sanremo. Lo affronta con Mi piace così. Ma in gara ci sono pure Annalisa con Dieci e Noemi, che si affida alle sapienti mani di Dardust con la sua Glicine. Dopo aver vinto nel 2009 tra gli esordienti e nel 2014 tra i big, Arisa tenta il tris con Potevi fare di più. Due esordienti di lusso tra i campioni, vale a dire Gaia con Cuore amaro e Madame con Voce. In quota senior – ai confini del mito – Orietta Berti con Quando ti sei innamorato, al suo dodicesimo Festival.
SIGNORI. Tre anni dopo la vittoria con Fabrizio Moro e Non mi avete fatto niente Ermal Meta torna a Sanremo con Un milione di cose da dirti, ma in gara fra gli uomini c’è pure un’altra testa coronata del Festival quale Francesco Renga con Quando trovo te. Secondo Sanremo per Ghemon con Momento perfetto, sesta per Max Gazzè con un nuovo personaggio della sua galleria Il farmacista. L’allontanamento di Morgan ha privato il popolo della diretta di assistere al reincontro con Bugo, in gara pure quest’anno con E invece sì, dopo il fattaccio di febbraio. Torna pure Irama con La genesi del tuo colore. Mondo indie e mondo rap protagonisti con Fulminacci (Santa Marinella), Gio Evan (Arnica), Willie Peyote (Mai dire mai - La Locura), Fasma (Parlami), Aiello (Ora) e Random (Torno a te).