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Francesco Renga a Sanremo (Lapresse)
Sanremo, 9 febbraio 2019 - La quarta serata del Sanremo 2019 è finita, con i duetti, audience e tutto il resto, ma a notte fonda scoppia la polemica, nel salottino del Dopofestival. Protagonista Francesco Renga, che alla domanda sul cast che gira da un po' - come mai su 24 artisti in gara ci sono solo sei donne? - risponde elaborando una teoria che in molti hanno interpretato come sessista. Il giorno dopo il cantante si scusa, ma la frittata è fatta.
"E' una questione fisica, di vocalità: la voce maschile è più armoniosa, più bella - dice Renga con tono da esperto - Le voci femminili aggraziate sono meno di quelle maschili". La telecamera inquadra l'espressione perplessa (o preoccupata?) di Claudio Baglioni mentre sbotta un "Ma che stai addì?", forse di Rocco Papaleo che subito dopo, inquadrato, commenta: "Qui succede un casino". E il direttore artistico tenta di gettare acqua sul fuoco: "Potete anche dissociarvi...".
A questo punto Anna Foglietta si scalda un po': "Questo succede anche nel cinema, nel parlamento: noi donne siamo di meno...". E Renga, sulle spine, interviene nuovamente: "Forse non mi sono spiegato", esordisce finendo però col ripetere lo stesso concetto: "Non è un caso che ci siano molti più cantanti maschi... E non è una questione di sesso, è che la voce maschile all'orecchio umano ha una gradevolezza diversa da quella femminile. Le voci femminili comunque hanno delle frequenze che sono diverse e quindi all'udito vengono apprezzate solamente quando sono speciali...".
"Questa teoria da dove viene, dove l'hai studiata?", provoca tagliente una giornalista. E Anna Foglietta rincara: "Il tenore è più gradevole rispetto a un soprano?". A questo punto Neri Marcorè tenta disperatamente di sdrammatizzare e - calandosi nella sua celebre interpretazione di Alberto Angela - s'intromette con una battuta: "Sul National Geographic è stato scientificamente provato che questa teoria poteva rispondere...". Al che Renga, punto sul vivo: "E allora ridiamo...".
La cosa finisce lì, in tv, ma com'era prevedibile si sposta sui social, ed esplode la polemica. "Dopo i rettiliani e la terra piatta abbiamo una nuova teoria scientifica: le donne cantano meno bene degli uomini", commenta Marco Messina, cofondatore dei 99 Posse
Dopo i rettiliani e la terra piatta abbiamo una nuova teoria scientifica: le donne cantano meno bene degli uomini Grazie #Renga
— Marco Messina (@MessinaMarco) 9 febbraio 2019
E mentre Eleonora commenta: "Mi auguro che stasera vinca una voce femminile e dedichi la vittoria a Renga", Nonzi replica paragonando le voci agli strumenti musicali:
#Renga Le voci sono dei veri e propri STRUMENTI MUSICALI. Parlare di superiorità di una tipologia di timbro o estensione rispetto ad un altra è assolutamente stupido e ridicolo. Direste mai voi un violino è superiore ad una chitarra ? Sto commentando renga, PERCHE' ?
— Nonzi (@Nonzi83) 9 febbraio 2019
E Lidia mette un po' di pepe: ecco perché Ambra gli ha preferito Allegri...
#Sanremo2019#Renga #Sanremo2019 Recenti studi sulle affermazioni di Renga hanno finalmente fatto chiarezza sul perchè Ambra gli abbia preferito Allegri.
— Lidia (@lidiarusso09) 9 febbraio 2019
A tagliare la testa al toro, interviene Au visage de la queque che propone il paragone tra una voce maschile e una voce femminile:
Dire che la voce maschile è più gradevole della voce femminile è una cazzata. Vuol dire che prendendo una donna X e un maschio Y, random, la voce del maschio sarà sempre più gradevole rispetto alla voce della femmina. Tipo Mario Giordano. E Céline Dion.#Renga #sanremo2019
— 🏳️🌈Au visage de la queue🏳️🌈 (@DarioBallini) 9 febbraio 2019
Ma altri tirano in ballo famose voci femminili: quelle di Mina e della Callas, tra le altre
Una donna (a caso) reagisce alle affermazioni di #Renga pic.twitter.com/9eQtRavQRf
— Tommaso rael Landa (@TommasoLanda) 9 febbraio 2019
Francesco Renga chi?#Renga pic.twitter.com/IgTNmyrvgc
— mariachiara bizzaro (@mchiarissima) 9 febbraio 2019
"Le donne sono il centro della mia vita"
LE SCUSE DI RENGA - Il cantante la mette così: "Ieri nel cercare di esprimere un concetto tecnico mi sono incartato e ho finito per dire una cosa sbagliata. Capita. E me ne scuso". Ma non ci sta a fare la parte del sessista: "Tengo solo a sottolineare che le donne sono il centro della mia vita e accusarmi di sessismo significa strumentalizzare un'opinione - aggiunge -. Capisco che la polemica è il sale dei dibattiti e mi dispiace di averla incendiata esprimendo male un pensiero. Se dico che per una questione di frequenze una voce femminile sia più rara e per questo anche più preziosa, accetto che ci sia chi non la pensa come me ma mi ferisce chi va oltre tirando in ballo il sessismo. Ci tenevo a chiarire perché sul tema uomo/donna, che è decisamente più alto di un dibattito sulle frequenze vocali, non accetto strumentalizzazioni. Spero che le persone in buona fede capiranno che non c'è nulla di più lontano del maschilismo nel mio modo di vedere le cose. Tutto qua".