Martedì 18 Febbraio 2025
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Perché San Martino è la festa dei cornuti?

Una credenza popolare dà un particolare significato all’11 novembre: ecco i dettagli di questa simpatica ricorrenza

Festa dei cornuti - Crediti iStock Photo

La giornata di San Martino, celebrata il 11 novembre, è conosciuta nella tradizione popolare con un appellativo particolare e curioso: "la festa dei cornuti". Ma per quale motivo esattamente? Scopriamo insieme le origini di questa bizzarra etichetta. 

Perché San Martino è la festa dei cornuti?

L'11 novembre di ogni anno non corrisponde soltanto alla festa religiosa dedicata a San Martino di Tours (noto per la sua opera caritatevole) ma anche alla cosiddetta celebrazione dei cornuti, o festa dei becchi, che rappresenta una festività pagana associata alle persone che in passato sono state tradite dai loro partner. Ricostruire le ragioni esatte per cui questa festa è associata ai tradimenti non è però così semplice: ad oggi nessuno è stato in grado di fornire dati sufficienti per confermare con certezza una delle numerose ipotesi che circolano riguardo alla sua origine.

Ci sono ad ogni modo alcune teorie che vale la pena di citare in questo senso. Una delle opzioni più plausibili collega l'origine della festa dei cornuti alle antiche fiere del bestiame, alle quali erano evidentemente presenti anche diversi tori, simbolo per eccellenza delle corna. Inoltre, uno dei termini utilizzati per indicare il maschio della capra o della pecora è proprio "becco". Inoltre, in occasione di questi eventi pubblici, gli uomini erano soliti lasciare le mogli a casa proprio per partecipare alla compravendita degli animali. Durante i giorni della fiera, il vino scorreva abbondantemente, aumentando l'occasione per comportamenti licenziosi. Di conseguenza, le donne in attesa dei loro mariti sarebbero state considerate "cornute" a causa dei tradimenti avvenuti durante la loro assenza. Nessuna delle due teorie è però mai stata confermata con assoluta certezza.

Secondo altri, invece, la festa dei cornuti potrebbe essere collegata ai riti pagani del capodanno celtico, che si concludevano intorno all'11 novembre e includevano festeggiamenti senza restrizioni di sorta e grande promiscuità. Anche in questo caso, i frequenti tradimenti avrebbero creato un collegamento con il "corno potorio", vale a dire il corno di un bovino usato come contenitore per bere (e con l’alcol, si sa, i freni inibitori spariscono).

Un'ultima teoria afferma che la festa dei cornuti potrebbe avere qualche legame con la Kabbalah della religione ebraica. Le corna rappresenterebbero l'11, che a sua volta è associato ai termini "Dibah" (pettegolezzo, calunnia) e "Zad" (malvagio, insolente).