Napoli, 19 settembre 2019 – Si è ripetuto l'atteso "miracolo" di San Gennaro. Oggi, come ogni 19 settembre, Napoli si è fermata in attesa della liquefazione del sangue attribuito al martire e contenuto in ampolle, custodite in una cassaforte nella cappella del Tesoro in Duomo. Un rito antichissimo, che viene celebrato da molti secoli e che ancora oggi è per i napoletani un simbolo di buon auspicio. Ad annunciare l'avvenuta liquefazione, salutata con fazzoletto bianco sventolante, è stato il cardinale Crescenzio Sepe alle 10.04: le sue parole sono state accolte da un lungo applauso e da grida di giubilo dei fedeli riuniti nella Cattedrale. "E' il segno della bontà, benevolenza, misericordia e amore per noi, per Napoli, per la Campania, per la Chiesa - ha detto Sepe -. Ma anche un invito a tenerci stretti stretti, come nostro parente e nostro amico, il nostro protettore San Gennaro. Viva San Gennaro".
Ma cosa succede quando non viene fatto “o’ miracolo”, ossia quando l'arcivescovo - il sacerdote deputato a compiere il rito - prende in mano l'ampolla ma il sangue non si scioglie? La non liquefazione del sangue è un pessimo presagio per Napoli e la Campania. Ogni volta che il sangue non si è sciolto, che il "miracolo" non si è compiuto, si sono verificati terribili eventi in tutto il Paese, non solo nel capoluogo campano: per i credenti questa non è una mera coincidenza. Ad esempio, nel 1939 e nel 1940, in corrispondenza dell’inizio della seconda guerra mondiale, il sangue non si è sciolto. Oppure nel 1973, quando Napoli era soggiogata dal colera, il miracolo non ci fu e la liquefazione del sangue non avvenne. E così accadde anche nel 1980, l’anno del terribile terremoto in Irpinia.
Il miracolo di Championnet
C’è poi un curiosissimo caso passato alla storia. Siamo nel gennaio del 1799, quando le armate napoleoniche invasero Napoli. Il generale Jean Étienne Championnet fece il suo ingresso trionfale in città ma i napoletani non accolsero tanto volentieri l’invasore francese. Alcuni lo consideravano persino l’anticristo. Dunque, per placare il dissenso dei napoletani, il generale Championnet ordinò al clero di aprire le chiese e di predicare pace e ordine. Dopodiché Championnet si recò al Duomo e si fece consegnare la sacra ampolla. Appena questa venne affidata tra le mani del generale francese, il sangue di San Gennaro si sciolse tra lo stupore di tutti i presenti. Ecco che ancora oggi qualcuno ricorda questo curioso e singolare evento come il miracolo di Championnet.
Quando è atteso il miracolo del sangue: le date
Il miracolo di San Gennaro viene celebrato tre volte l’anno: il 19 settembre, nel giorno in cui si celebra San Gennaro; il sabato che precede la prima domenica di maggio (per ricordare la traslazione delle reliquie del Santo da Montevergine a Napoli); e infine il 16 dicembre.