Sabato 15 Febbraio 2025
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San Faustino, la storia e perché è la festa dei single

Il 15 febbraio è visto come la risposta a San Valentino, una giornata per chi ama la propria libertà o è ancora alla ricerca dell’anima gemella

Festa dei single - Crediti iStock Photo

Festa dei single - Crediti iStock Photo

Roma, 13 febbraio 2025 – Se le coppie più tradizionali (soprattutto quelle più recenti) possono scegliere di festeggiare San Valentino scambiandosi regali o uscendo fuori a cena, anche i single hanno la loro giornata. Ed è esattamente il giorno successivo, il 15 febbraio. Perché, giustamente, anche chi non è in coppia merita una giornata dedicata a se stessi. Essere single in certi casi è una situazione che si vorrebbe modificare (sognando il principe azzurro o la donna ideale) ma c’è chi ama la propria libertà e non ha particolari mire sentimentali all’orizzonte. Se il 14 febbraio è il celebre San Valentino, il 15 febbraio i single potranno ‘appellarsi’ a San Faustino.

E da anni, sono molti i locali che organizzano serate ‘ad hoc’, magari con speed date per chi vuole mettersi in gioco e, in maniera divertente, punta ad allargare le sue conoscenze. Chissà che tra una presentazione e l’altra non scocchi l’amore proprio nella giornata dedicata a chi non ha l’anima gemella (o presunta tale) al proprio fianco.

Come ha origine la ‘festa dei single’

Ma perché il 15 febbraio – con San Faustino – si festeggia la festa di chi non è in coppia? Ci sono diverse teorie che accompagnano questa giornata e l’associazione con i single. La prima è quella di considerare la ricorrenza esattamente il giorno successivo a San Valentino. Poi l’assonanza Valentino/Faustino è vista come il riscatto dei single, fieri del proprio status sociale. Esistono, però, altre due teorie. La seconda prende spunto proprio dall'etimologia del nome latino "faustus", che – in maniera letterale – indica l’essere propizio. Per chi sogna si accasarsi, la fortuna è spesso alla base nella ricerca e nell’incontro che potrebbe cambiare le sue sorti sentimentali trovando la dolce metà. La terza e ultima opzione fa riferimento proprio alle presunte abilità del Santo che, si dice, aiutasse le giovani donne a trovare un marito.

La storia di San Faustino e Giovita

Ecco, invece, la storia che accompagna il Santo. Faustino e Giovita erano due fratelli della nobiltà bresciana del II secolo d.C. I due decisero di seguire la carriera militare ma, dopo la scelta di convertirsi al cristianesimo, iniziarono a essere perseguitati perché si rifiutarono di fare un sacrificio agli dèi pagani. A causa di questo loro comportamento i due vennero condannati dall'imperatore Adriano. L’uomo ordinò che fossero dati in pasto alle belve. Secondo la leggenda e in base a quanto tramandato, una volta messi di fronte agli animali, le bestie non li aggredirono. Anzi, apparvero mansuete e si accucciarono ai loro piedi. L'insolito avvenimento provocò la conversione di molte persone che si erano radunate per assistere alla punizione voluta dall’Imperatore Adriano. Questa reazione lo fece infuriare ancora di più e diede l’ordine che venissero scorticati vivi e messi sul rogo. Nemmeno questa strategia però riuscì: le vesti dei due martiri non si incendiarono per nulla. A quel punto vennero portati a Roma. Dapprima provarono nuovamente a farli sbranare da altre belve feroci ma nemmeno quel tentativo funzionò. A quel punto i due fratelli fecero ritorno a Brescia e lì, nella loro città di origine, furono decapitati.