Giovedì 26 Dicembre 2024
ELETTRA BERNACCHINI
Magazine

Margot Robbie esclusa dagli Oscar, Ryan Gosling non ci sta: "Non c'è Ken senza Barbie"

La presa di posizione dopo l’annuncio delle nomination che tagliano fuori l’attrice e la regista Greta Gerwing. “Onorato della mia candidatura ma dire che sono deluso è poco”

Ryan Gosling e Margot Robbie alla prima di Barbie a Londra (Epa)

Los Angeles, 24 gennaio 2024 – Manca più di un mese alla 96esima edizione degli Academy Awards ma è già polemica. ‘Barbie, il blockbuster in rosa che nel 2023 ha battuto ogni record, ha ricevuto 8 nomination agli Oscar 2024 ma non le due più prestigiose. Greta Gerwig è stata esclusa dalla cinquina per la miglior regia – dove invece è stato inserito Christopher Nolan, che ha diretto Oppenheimer, suo diretto rivale in sala la scorsa estate nella sfida ormai passata agli annali come Barbenheimer – e Margot Robbie, che ha dato vita alla bambola della Mattel che da il nome al film, non è stata candidata come miglior attrice protagonista. “Non c'è Ken senza Barbie” ha detto Ryan Gosling per esprimere il disappunto rispetto all'esclusione.

Ken da solo non basta

Gosling, che invece è è in corsa per vincere la statuetta come miglior attore non protagonista, ha diffuso un comunicato poco dopo l'annuncio delle nomination. "Sono onorato della candidatura – scrive – e non non avrei mai pensato di dirlo, ma sono anche incredibilmente fiero che sia per l'interpretazione di una bambola di plastica di nome Ken. Ma non c'è Ken senza Barbie, e non esisterebbe un film di 'Barbie' senza Greta Gerwig e Margot Robbie, le due persone che hanno reso possibile questa pellicola storica e celebrata in tutto il mondo". E aggiunge, senza molti giri di parole: "Nessuno che ha lavorato al progetto avrebbe un riconoscimento senza il loro talento, grinta e genio. Dire che sono deluso per la loro mancata nomination nelle rispettive categorie sarebbe un eufemismo".

Nomination di consolazione per Gerwig e Robbie

Per le due professioniste ci sono state delle candidature di consolazione. Gerwig, che ha scritto il film insieme al marito Noah Baumbach, è in lizza nella categoria miglior sceneggiatura non originale – anche questa scelta dell'Academy, peraltro, ha scatenato un dibattito a inizio mese: l'unico materiale pre-esistente al film era la bambola in sé, un oggetto portatore di una lunga storia culturale che però non era mai stata raccontata negli stessi termini. Margot Robbie, invece, non ha solo recitato in "Barbie" ma lo ha anche prodotto, e risulta quindi tra coloro che verrebbero premiati qualora la pellicola vincesse nella categoria più importante, miglior film. La suspense per la sera del 10 marzo, quando ci sarà le cerimonia di consegna delle statuette, è ancora più alta.  

Nuovi standard di idoneità

Anche America Ferrera, l'umana Gloria nel film, candidata a sua volta nella categoria miglior attrice non protagonista, si è detta negativamente sorpresa dalle esclusioni. "Greta – ha affermato l'attrice in un'intervista – ha fatto tutto quello che poteva per meritarsi la nomination, creando un mondo dal nulla e donando valore a qualcosa che prima non l'aveva". Su Margot Robbie, ha aggiunto solo che: "Quello che è riuscita a fare come attrice è davvero incredibile". Spiegazioni certe rispetto alle scelte adottate dall'Academy non ce ne sono. Tra le varie, è possibile che abbiano avuto un peso i nuovi 'standard di rappresentazione e inclusione' che determinano l'ammissibilità o meno di una nomination. Secondo la direttiva, ci sono quattro macrocategorie di criteri (rappresentazione sullo schermo e narrazione, leadership e team produttivo, accessibilità all'industria, audience development) in cui un film deve dimostrare di avere un sufficiente livello di diversità in termini di lavoratori di diverse etnie coinvolti, possibilità per categorie svantaggiate ecc. La pellicola, relativamente alla categoria di nomination presa esame, per essere ritenuta idonea deve rispondere almeno a due su quattro di questi requisiti.