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Rughe o brufoli?. Occhio alla dieta
di Marina Santin
Quel brufolo sulla fronte; quel gonfiore che regala un aspetto stanco; quella ruga che si insinua sorniona. Inestetismi tra i più diffusi che sembrano apparire senza una reale giustificazione ma che, invece, sono correlati alla dieta, o meglio, al mangiare certi alimenti in eccesso o troppo di frequente. Quattro i principali responsabili – zuccheri, latte e derivati, glutine, vino e alcoolici – che danno vita ad altrettante Food Face, caratterizzate da inestetismi differenti. L’intolleranza al glutine è all’origine della Gluten Face, con guance arrossate e gonfie, macchie scure e brufoli, in particolare sul mento.
Fondamentale eliminare tutti gli alimenti che contengono glutine, inserendo nella dieta cereali che ne sono privi (riso, quinoa, tef, grano saraceno, miglio) ed avvalersi di un’integrazione nutraceutica con ganoderma (Reishi). Questo fungo officinale racchiude attivi immunostimolanti e anti-allergici. La ’Dairy Face’ è frutto dell’intolleranza al lattosio. La mancanza dell’enzima lattasi è responsabile di palpebre gonfie, borse, occhiaie, piccole macchie bianche e brufoli arrossati e dolenti localizzati prevalentemente sul mento. D’obbligo evitare tutti gli alimenti che contengono lattosio.
Latte vaccino in primis, da sostituire con latti vegetali (di soia, riso, mandorla, cocco, avena). Un altro valido sostituto dei latticini è il lievito alimentare in scaglie, ricco di proteine, vitamine del gruppo B, fibre e ferro. Come integrazione nutraceutica, fermenti lattici ed enzimi digestivi contenenti lattasi. Rughe, invecchiamento precoce, rilassamento cutaneo e colorito spento sono chiari segnali che si stanno consumando troppi zuccheri. Sono loro i responsabili della glicazione, una reazione causata dalle molecole di glucosio e fruttosio che irrigidisce le fibre di collagene con la conseguente perdita di elasticità dei tessuti. Per ovviare alla ’Sugar Face’, via libera alle alternative naturali allo zucchero raffinato, come melassa di zucchero di canna, sciroppo d’agave o d’acero e miele.
Ottimi alleati per minimizzare i danni, la cannella e, sotto il profilo nutraceutico, il cromo picolinato e acido alfa lipoico, dall’azione ipoglicemizzante. La vasodilatazione, la disidratazione e l’elevato contenuto di zuccheri di vino birra e alcoolici, danno vita alla ’Wine Face’, con rossori su naso e guance, rughe (in particolare i solchi naso-labiali), invecchiamento precoce. Meglio limitarli il più possibile, sostituendoli con alternative ’healthy’. Prima in assoluto, l’acqua.
Per limitare i danni a carico del fegato, è fondamentale ricorrere a un regime detox con estratti di frutta e verdura che depurano, favorendo l’eliminazione di scorie e tossine. L’aspetto nutraceutico vede protagonista la silimarina che promuove la disintossicazione e vanta un’azione epatoprotettiva.