Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Canada, un robot in classe per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento

Si chiama QT ed è stato progettato con successo da un team di ingegneri dell’Università di Waterloo

Il robot QT (Foto University of Waterloo)

Un robot in classe per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento a concentrarsi nello studio: a metterlo a punto è stato un team di ingegneri dell'Università di Waterloo, in Canada, con risultati che hanno soddisfatto tanto i piccoli quanto i loro insegnanti.

Un robot umanoide progettato per interagire con i bambini

Di nome QT, il piccolo robot umanoide sviluppato dagli scienziati canadesi è in grado di compiere gesti con la testa e con le mani: una proprietà che, insieme al linguaggio con cui è stato impostato e ai tratti del viso raffigurati sul display, lo rende molto adatto a interagire con i bambini con difficoltà di apprendimento.

Per il loro esperimento, i ricercatori hanno diviso 16 bambini con difficoltà di apprendimento in due gruppi: gli studenti del primo gruppo hanno lavorato individualmente solo con un insegnante; quelli del secondo gruppo hanno invece lavorato individualmente con un insegnante e con il robot QT, che veniva controllato dallo stesso docente mediante un tablet e ha poi eseguito autonomamente varie attività usando la parola e i gesti.

Con QT studenti più attenti e anche più veloci

In particolare, oltre a introdurre la sessione di studio, il robot ha fissato gli obiettivi e, se necessario, fornito strategie di autoregolazione. E se poi lo studente si allontanava dal previsto processo di apprendimento, QT usava strategie alternative e divertenti, come giochi, indovinelli, barzellette, esercizi di respirazione e movimenti fisici, per reindirizzarlo verso il compito che doveva essere eseguito.

“Gli studenti che hanno lavorato con il robot erano generalmente più impegnati nei loro compiti e riuscivano a completarli a un ritmo più elevato rispetto a quelli seguiti solo da un insegnante”, ha dichiarato la professoressa Kerstin Dautenhahn, docente di Ingegneria elettrica e informatica all’Università di Waterloo e coordinatrice della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Social Robotics