Sabato 3 Agosto 2024
CRISTIANA MARIANI
Magazine

La vita secondo Rizzo: “Voglio essere la colonna sonora di gioie e problemi di chi mi ascolta”

L’ep ‘Mi hai visto piangere in un club’ ha una particolarità: ogni brano è accompagnato dal mood con il quale va ascoltato

La cantautrice Rizzo

La cantautrice Rizzo

‘Mi hai visto piangere in un club’ è il titolo del primo ep di Rizzo, nome d’arte della cantautrice Alessandra Rizzo. Un album particolare già per come si presenta, visto che ogni brano è accompagnato da una indicazione per il pubblico: “balla”, “piangi”, “balla e piangi”. Il motivo? “Il mio obiettivo era spiegare all’ascoltatore, guidarlo e fare in modo che con queste indicazioni potesse scegliere a seconda del mood in cui si trova”.

Alessandra, chi è Rizzo?

“E’ una ragazza di 22 anni che arriva dalle campagne molisane e si è avvicinata alla musica da piccola. E’ poi cresciuta concentrandosi sulla musica e scrivendo canzoni. Una volta arrivata a Milano, poi, questa ragazza ha iniziato a lavorare con un team di persone e ora ha realizzato il primo ep della sua carriera”.

Parliamo proprio dell’ep, cosa hai provato quando è uscito?

“Tutta la mia famiglia è venuta a Milano. Sono stata tutto il giorno dopo un po’ intontita, non sapevo cosa fosse successo. Ero appena stata alla presentazione del mio ep e non lo capivo. Poi in tanti hanno iniziato a taggarmi su Instagram e ho capito che qualcosa si stava muovendo”.

Nelle tue canzoni racconti parti importanti della tua vita. Cos’è per te la musica?

“E’ l’unica cosa che voglio. Non l’ho scelta, ho la musica e la musica ha me da quando ero piccola. Sto basando tutto quello che faccio su di lei. E’ la mia migliore amica, ma è difficile convivere con una passione così grande, che ti assorbe così tanto”.

Quale è la tua canzone preferita dell’ep? E quella che hai fatto più fatica a scrivere?

“Quella più difficile da condividere è ‘X1Milly’, ero in una fase in cui ero presa male, avevo quasi iniziato a mettere in dubbio la me artista. Non è stato difficile scriverla, accettare che avevo scritto quella canzone. La mia preferita è invece ‘Scivolando’, in questo brano sono riuscita a rimanere me stessa. È molto vera. L’ho scritta spontaneamente”.

Che musica ascolti?

“Un po’ di tutto. Ascolto Nayt, Fuera, house, techno tedesca”.

Che rapporti hai con il pubblico?

“Un po’ toxic forse. Non ce la faccio a non rispondere a tutti, apprezzo che queste persone scrivano a me perdendo del tempo per farlo”.

Quale potrebbe essere la collaborazione dei tuoi sogni?

“Senza dubbio il sogno è Shawn Mendes, che è anche la mia crush”.

Ogni settimana escono migliaia di brani, perché il pubblico dovrebbe scegliere proprio i tuoi?

“La mia musica è tanto vera, vorrei che per persone mi ascoltassero e si rivedessero, vorrei essere la colonna sonora tanto della loro felicità quanto dei loro problemi. Nella vita è importante capire cosa ti rende felice. Vorrei che le persone si affezionassero a me come artista”.

Progetti futuri?

“Vorrei riuscire a prendermi del tempo per me. Faccio la baby sitter, studio Psicologia e faccio musica. Il mio obiettivo è vivere la vita e mettere tutto in musica”.