Ritorno al futuro, Michael J. Fox: "Come ho girato Johnny B. Goode"
L'attore racconta la lunga preparazione della scena: settimane di lavoro, un insegnante di chitarra e il coreografo di Madonna
Foto: Universal Pictures
Il film 'Ritorno al futuro' ha marchiato a fuoco il cinema degli anni Ottanta e ha consegnato alla storia una quantità di momenti iconici: uno di questi vede Michael J. Fox suonare 'Johnny B. Goode' a un ballo scolastico di metà anni Cinquanta ed esibirsi in un assolo di chitarra che lascia sgomenti tutti quanti perché riecheggia, in anticipo di anni, i riff e le mosse di Chuck Berry, Pete Townshend e Jimi Hendrix. Il magazine britannico Empire ha intervistato l'attore chiedendogli di raccontare come venne realizzata quella scena: si scopre così che furono necessari quattro settimane, un insegnante di chitarra e il coreografo di Madonna.
Ritorno al futuro
Nella scena in questione troviamo Marty McFly che, dopo essere tornato indietro nel tempo dal 1985 al 1955, ha finalmente risolto il paradosso temporale che rischiava di non fare innamorare i suoi futuri genitori e dunque di non farlo nascere. Invitato a eseguire una canzone durante il ballo scolastico, decide di suonare 'Johnny B. Goode', brano che di lì a tre anni, nel 1958, trasformerà Chuck Berry in una leggenda del rock 'n' roll.
Come hanno girato la scena
Michael J. Fox ha raccontato che aveva deciso di sembrare il più credibile possibile con la chitarra in mano. Ha così chiesto al chitarrista Paul Hanson di insegnargli dove mettere le dita e come farlo a tempo con la musica, in modo che il regista Robert Zemeckis potesse inquadrare le sua mani in piena libertà, potendo contare su una credibile corrispondenza fra ciò che vediamo e ciò che ascoltiamo. "Questo mi ha messo sotto una pressione enorme, perché non potevo sbagliare nulla", ha ricordato l'attore.
"Per quattro settimane", ha aggiunto, "abbiamo lavorato sulla chitarra e allo stesso tempo con un coreografo di Madonna [purtroppo tace il nome]. Gli ho detto che non sapevo assolutamente ballare, ma che volevo inserire nel pezzo i manierismi, le caratteristiche e le stranezze dei miei chitarristi preferiti, quindi le braccia che mulinano di Pete Townshend, il suonare dietro la schiena di Jimi Hendrix e la camminata di Chuck Berry. Abbiamo lavorato in modo da inserire queste cose in maniera fluida e ci sono stati momenti nei quali ero scoraggiato e stanco e pativo la pressione. Poi mi sono detto: non farti troppi problemi e divertiti". Il risultato è entrato nella storia.