Giovedì 31 Ottobre 2024
Luca Bolognini
Magazine

Il riscaldamento globale ha reso la Terra più verde. Gli effetti inaspettati della CO2

Otre il 40% delle zone aride è diventato più rigoglioso, contrariamente alle previsioni di molti scienziati. Il surplus di anidride carbonica favorisce la fotosintesi, il fenomeno continuerà fino a fine secolo. Ma gli ecosistemi più secchi ora sono a rischio

Un agricoltore innaffia alcune piante

Un agricoltore innaffia alcune piante

Roma, 17 luglio 2024. Il riscaldamento globale ha reso la Terra più verde. Sì, avete letto bene. Un apparente controsenso, rispetto a quello che abbiamo sempre pensato e alle previsioni degli scienziati (Onu compresa), che più volte ci hanno messo – giustamente – in guardia contro i pericoli della desertificazione. Ma i dati raccolti dagli esperti raccontano un’altra storia: l'aumento dei livelli di anidride carbonica, infatti, sta trasformando le terre aride, portando a un inaspettato "inverdimento" del pianeta.

Il fenomeno

L'incremento di CO2 favorisce la fotosintesi, permettendo alle piante di crescere utilizzando la poca acqua a cui hanno accesso in modo più efficiente. Dall’Australia al Sahel, dai deserti nel nord della Cina al sud dell’Africa il mondo, fa notare un articolo della Yale School of Environment, sta diventando più verde. “Nonostante l’incremento dell’aridità, l’inverdimento sta accadendo in molte delle terre secche a livello globale”, spiega Jason Evans, ricercatore specializzato nel ciclo dell’acqua del Climate Change Research Centre dell’università del New South Wales di Sydney.

I numeri

Uno studio del 2020, condotto dal Woodwell Climate Research Center di Falmouth ha rilevato che circa il 6% delle zone aride ha subito un processo di desertificazione dal 1982: solo un quarto rispetto alle stime basate sulle previsioni meteorologiche. L’inverdimento, tre volte maggiore rispetto alla desertificazione, ha invece interessato il 41% delle zone aride a livello globale. La mappa qui sotto spiega bene il fenomeno: le aree verdi hanno sperimentato un incremento della vegetazione tra il 2000 e il 2017, mentre quelle marroni (la minoranza) ha visto un calo.

Le aree che si sono inverdite tra il 2000 e il 2017 (in verde) e quelle dove è diminuita la vegetazione (in marrone). Fonte: Nasa
Le aree che si sono inverdite tra il 2000 e il 2017 (in verde) e quelle dove è diminuita la vegetazione (in marrone). Fonte: Nasa

Un fenomeno destinato a continuare: secondo un modello sviluppato dall’università di Tsinghau, entro la fine del secolo le terre aride si espanderanno di appena il 5%, ma la produttività delle piante crescerà del 50%.

I pro e i contro

Ma questo non significa che abbiamo risolto problema del cambiamento climatico. Da un lato, la maggiore vegetazione – che smaltisce più anidride carbonica - contribuisce ad allentare la presa del riscaldamento globale Dall'altro, esistono preoccupazioni riguardo all'esaurimento delle risorse idriche e agli impatti sulle specie animali e vegetali che popolano le terre aride. Anche i deserti, per quanto paradossale possa sembrare, sono da salvare.