Coibentare le abitazioni con i
rifiuti industriali. È l'idea di FenX, startup nata da una costola del Politecnico federale di Zurigo, che ha sviluppato una
schiuma isolante ecosostenibile e "leggera come una meringa", derivante dal riciclo dei materiali di scarto generati dalle industrie.
Facile da preparare
Nata nei laboratori del campus di Honggerberg, la sostanza isolante è figlia di un processo di lavorazione piuttosto semplice che, di fatto, necessita solo di un
grosso frullatore da cucina. Nel macchinario i rifiuti industriali vengono miscelati con acqua e una
serie di additivi, che il CEO di FenX Etienne Jeoffroy definisce "gli ingredienti magici".
La ricetta è il risultato di anni di tentativi e consente di sfornare una schiuma porosa che, una volta solidificata, si trasforma in un materiale isolante talmente leggero da
volare via con un palloncino.
Soluzione ecologica
I benefici di questa tecnologia sono fondamentalmente due. Il primo è che a differenza di altri isolanti termici la schiuma
non può prendere fuoco e quindi garantisce alti standard di sicurezza. Il secondo è che il processo produttivo è piuttosto
rispettoso dell'ambiente, poiché non richiede alto dispendio energetico (come accade per altri materiali) e, soprattutto, si basa sul riciclaggio.
Quanto al
prezzo, i pannelli promettono di essere molto competitivi. "Siamo in grado di ottenere i rifiuti industriali che utilizziamo come materia prima a buon mercato o anche gratuitamente", ha spiegato Jeoffroy. Nei primi test pilota, il team FenX ha utilizzato le
ceneri volanti, ma ora sta vagliando anche la possibilità di usare altri sottoprodotti provenienti ad esempio dalla siderurgia o dall'industria cartaria.
Chilometro zero
L'obiettivo dichiarato è di riciclare direttamente gli scarti delle
attività locali, in modo da evitare inutili costi (anche ecologici) di trasporto e permettere, in linea teorica, la produzione della schiuma
in ogni parte del modo. Tuttavia, la startup deve superare ancora una serie di ostacoli per rendere accessibile a tutti la propria invenzione. Tra questi, c'è il bisogno di raccogliere ulteriori finanziamenti per sostenere una capacità produttiva richiesta dal mercato.