Sabato 28 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Cinema, l'Italia (non) riapre il 15 giugno

La fase 2 che non c'è: a partire da lunedì 15 le sale cinematografiche possono riaprire, ma solo poche lo faranno. Ecco perché

La triste riapertura delle sale

E così da lunedì 15 riaprono i cinema in tutta Italia, ma non sarà una festa. Moltissime sale resteranno infatti chiuse, sostanzialmente perché i vincoli necessari a contenere la pandemia da Coronavirus rendono difficile l'organizzazione degli spettacoli e riducono significativamente i posti a sedere. Se poi contiamo che i blockbuster statunitensi sono stati tutti rimandati e che non ci sono altri film inediti di richiamo, ecco che agli esercenti restano poche alternative. Aprire non conviene e lavorare in perdita non piace a nessuno.

Cosa dice il decreto

Nel dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte si legge che a partire dal 15 giugno possono riprendere le attività di cinema, teatri e sale da concerto, a patto che si svolgano "con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala". Occorre inoltre che i locali siano adeguatamente arieggiati e disinfettati, è vietata la vendita di cibo e bevande e occorre misurare la temperatura corporea di chiunque acceda ai locali.

Quali film programmare

A queste difficoltà se ne aggiunge un'altra: tradizionalmente il periodo estivo è quello meno remunerativo, per le sale cinematografiche italiane. Negli ultimi anni solamente alcuni blockbuster statunitensi hanno riportato in sala molti spettatori anche a giugno, luglio e agosto, per esempio con i film dei supereroi Marvel. I produttori e distributori hollywoodiani hanno però rimandato molte uscite, perché il lockdown a livello mondiale rischiava di provocare flop economici insostenibili. Emblematico il caso di 'Tenet', l'attesissimo film di Christopher Nolan: Warner Bros. ha pianificato l'uscita negli USA e in altre parti del mondo a metà luglio, mentre per l'Italia già si parla di metà settembre. E nessuna delle date è ancora scolpita nella roccia, perché le condizioni della pandemia non consentono di sciogliere le riserve. C'è inoltre da considerare che negli scorsi mesi si sono affermati modelli alternativi di visione, per esempio quelli legati alla piattaforma streaming MioCinema, oppure ai tradizionali colossi Netflix, Amazon Prime Video e Apple TV+, o anche alla nostra RaiPlay. Molti titoli hanno saltato l'uscita nelle sale e sono arrivati direttamente alla fase della distribuzione domestica: è successo ad esempio con il francese 'I miserabili' o gli italiani 'Favolacce' e 'Bar Giuseppe'. Chi riaprirà, insomma, non potrà contare su nuovi titoli di richiamo e dovrà invece puntare su una sorta di rassegna da arena estiva, con il meglio della stagione. Un piatto non certo ricchissimo e che sta spingendo moltissimi esercenti a tenere le porte chiuse, cercando di galleggiare fra i debiti fino a settembre, quando la situazione potrebbe essere più propizia. Leggi anche: - Favolacce, esce in streaming il film italiano premiato a Berlino - Bar Giuseppe, esce in streaming il nuovo film di Giulio Base - I miserabili, il folgorante film d'esordio di Ladj Ly che ha conquistato la Francia