Mercoledì 13 Novembre 2024

Satellite Nasa precipita verso la Terra: ecco quando potrà avvenire l’impatto

Le previsioni degli scienziati e i calcoli sui rischi possibili. La parte d’Italia che potrà essere interessata

Roma, 19 aprile 2023 – Rhessi, un piccolo satellite della Nasa a fine vita, sta precipitando verso la Terra. Ecco quando è previsto l’impatto e cosa può provocare.

Il satellite Rhessi in caduta verso la Terra: cosa sappiamo
Il satellite Rhessi in caduta verso la Terra: cosa sappiamo

Satellite Rhessi, quando è previsto l’impatto

Il rientro del satellite nell’atmosfera terrestre è previsto tra il 19 e il 20 aprile. Il satellite pesa meno di 300 chilogrammi. Il Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager (Rhessi) è in disuso dal 2018. Era stato lanciato nel 2002 per studiarebrillamenti solari e le espulsioni di massa coronale, eventi altamente energetici che possono avere effetti anche sulla Terra, interferendo ad esempio con le comunicazioni radio e le reti elettriche.

Quando è previsto il rientro

Rhessi dovrebbe rientrare intorno alle 3:30 del 20 aprile (ora italiana), con un margine di incertezza di circa 16 ore.

C’è un rischio? Ecco cosa sappiamo

Alcuni frammenti potrebbero sopravvivere all’impatto con l’atmosfera, ma “il rischio di danni per chiunque sulla Terra è basso, approssimativamente pari a 1 su 2.467”, spiegano gli esperti della Nasa che stanno monitorando la situazione insieme al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Cosa c’entra la Sicilia

Secondo le ultime previsioni elaborate dall’americana Aerospac Corporation, l’Italia non corre particolari pericoli: solo la Sicilia è marginalmente interessata dalle linee che tracciano le possibili traiettorie di sorvolo che l’oggetto potrebbe percorrere, ma dati più certi arriveranno nelle prossime ore. “Questa caduta rappresenta un evento poco significativo, perché detriti di queste dimensioni cadono piuttosto frequentemente”, spiega all’Ansa Luciano Anselmo, ricercatore presso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione ‘Alessandro Faedo’ del Cnr (Isti-Cnr) ed esperto in dinamica spaziale.

I detriti spaziali in caduta sulla Terra

Rhessi non è sicuramente tra i più grossi detriti spaziali in caduta sulla Terra: basti pensare che il razzo cinese Lunga Marcia 5B rientrato lo scorso novembre sull’oceano Pacifico pesava 25 tonnellate. “A differenza di quanto accaduto col razzo cinese, poi, stavolta sappiamo che il rientro del detrito è attentamente monitorato dalla Nasa, che per trasparenza fornisce costantemente informazioni aggiornate”, aggiunge Anselmo.