Tre amici, una truffa, tanti guai: giovedì 4 luglio esce nelle sale cinematografiche italiane il film 'Restiamo amici', commedia diretta da Antonello Grimaldi e con protagonisti Michele Riondino, Alessandro Roja, Violante Placido e Libero De Rienzo. L'intenzione è di regalare agli spettatori il racconto leggero di un'amicizia al maschile fra quarantenni scapestrati e immaturi: obiettivo centrato solo in parte.
RESTIAMO AMICI, IL FILM
'Restiamo amici' è l'adattamento dell'omonimo romanzo scritto da Bruno Burbi e pubblicato da Newton Compton. A curare la sceneggiatura sono stati Marco Martani e Raffaello Fusaro: il primo ha portato in dote l'esperienza maturata con i film di Pif 'La mafia uccide solo d'estate' e 'In guerra per amore', ma anche con le commedie 'Poveri ma ricchi' ed 'Ex'; il secondo arriva invece dai documentari ('Italy in a Day', 'Le favole iniziano a Cabras') ed è al suo primo lungometraggio di finzione.
Il regista Antonello Grimaldi, sardo classe 1955, è invece famoso per avere diretto Nanni Moretti in 'Caos calmo' e per avere lavorato alle serie TV 'Distretto di polizia' e 'Il mostro di Firenze'.
LA TRAMA
Un vedovo con figlio a carico riceve la telefonata di un vecchio amico trasferitosi in Brasile: la proposta è di coinvolgere un terzo amico e di organizzare una truffa per impossessarsi dell'eredità (tre milioni di euro) che il padre del brasiliano ha lasciato al futuro nipote, che però al momento non è ancora nato.
IL TRAILER
UN PO' COMMEDIA, UN PO' GIALLO
Con le parole di Antonello Grimaldi, 'Restiamo amici' "parte con la tipica struttura da commedia incentrata su personaggi ben delineati e sui loro scontri, a cui si aggiunge un plot quasi giallo che riserva molte sorprese, costringendo i protagonisti ad adattare il loro carattere alle mutevoli condizioni proposte dal racconto. Racconto che li porterà ad abbandonare la loro piccola e tranquilla città di provincia per le enormi ed assolate piazze di Roma, per il magnifico mare del Brasile con le sue spiagge, fino alla giungla di vetro e cemento delle banche svizzere".
COM'È 'RESTIAMO AMICI', LE RECENSIONI
In media la critica italiana è rimasta perplessa: un primo elemento, sottolineato da molti, è che 'Restiamo amici' arriva fuori tempo massimo e sembra uscito dritto dagli anni Novanta, un racconto tutto al maschile che sfocia in un maschilismo oggi non più tollerabile.
Inoltre, la volontà di mantenersi su un registro leggero porta sceneggiatori e regista a scadere talvolta nella superficialità, senza riuscire a indagare le dinamiche di un'amicizia che supera gli anni e le difficoltà. Un minimo di approfondimento in più avrebbe forse reso maggiormente compatto il film.
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