Martedì 24 Dicembre 2024
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Renato Zero a Domenica In: “Ho parlato con mia madre morta per sei minuti. L’ho chiesto a Dio”

L’artista si è raccontato nel salotto domenicale di Mara Venier ripercorrendo vita e affetti, uniti ai grandi successi della sua lunga carriera

Renato Zero (Ansa)

Roma, 10 dicembre 2023 – Un’intervista delicatissima e commovente quella di Renato Zero nel salotto domenicale di Domenica In condotto dalla padrona di casa Mara Venier. L’artista ripercorrendo la sua vita, piena di affetti e di successo, ha raccontato il suo legame fortissimo con i genitori venuti a mancare e soprattutto del suo rapporto speciale con la madre. 

Della sua vita ha detto: “Io sono morto tante volte. Sono morto anche di soddisfazione. Quando il successo è troppo forte ti colpisce e ti annienta. Io l’ho gestito con la strada, con loro (i fan, ndr) ho un rapporto quotidiano”. 

Il dialogo con la madre in sogno

Renato Zero descrive la madre come una “vera romana”. “Io ascoltavo sempre mamma – dice –. Mi ha evitato tante fregature, grazie a lei ho aperto gli occhi e ho sofferto meno. Mamma l’ho avuta in casa finché mi è stato dato di tenerla. Ho visto fino all’ultimo il suo sorriso della mattina unito alla spremuta di arancia. Un appuntamento che mi aiuta a vivere ancora oggi”. "Io l’ho sognato una volta sola, una notte – aggiunge –. Era sul pontile di Ostia e si affacciava verso il mare e vedevo da dietro una pettinatura da Rita Hayworth e un cappello a falde. Ad un certo punto si è girata e le ho fatto delle domande. ‘Hai sofferto quando sei andata vita?’, le ho chiesto. ‘No amore, sono andata via molto prima che voi immaginavate’, mi ha risposto in sogno. Poi, mentre le parlavo – questo lo dico perché si vedono Madonne, si cercano santi e miracoli – ho avuto l’ardire l’ardire di chiedere a Dio di poter aprire gli occhi e di continuare a dialogare con mia mamma e l’ho fatto per buoni sei minuti”. Un’esperienza che gli averebbe lasciato “serenità”, dice Zero, unita alla consapevolezza “che se hai amato in modo così totale la gente non va via”.