Erano in tanti quelli che speravano in una riconciliazione tra padre e figlio in occasione dell’imminente compleanno del genitore. I protagonisti sono Carlo III d’Inghilterra, 75 anni il 14 novembre, e Harry, il secondogenito che il monarca ha avuto dalla compianta moglie Lady Diana. Ma i due, al contrario, sarebbero lontani da un riavvicinamento e sarebbero sempre più distanti.
Rifiuto o mancato invito?
Fino a pochi giorni fa, sul ‘Sunday Times’, ripreso poi da molti altri quotidiani britannici, si leggeva che i Sussex avevano rifiutato l’invito a corte, mandato loro da Buckingham Palace affinché i duchi partecipassero ai festeggiamenti del monarca, insieme agli altri Windsor. Secondo le voci che circolavano, Harry, convinto da Meghan, avrebbe detto di no per un party in programma proprio il 14 novembre presso Clarence House, a Londra. Poco dopo, però, è arrivata la smentita da Montecito, dove abitano i Sussex da ormai tre anni. Un portavoce della coppia, infatti, ha detto al giornale ‘MailOnline’ che non c’è stato alcun contatto da parte di Buckingham e nessun invito. Anche un’altra fonte vicina a Harry e Meghan ha confermato la notizia, aggiungendo che il duca, come ha sempre fatto negli ultimi anni, contatterà il padre per vie private per augurargli un felice compleanno. Come sottolinea anche il ‘Daily Mail’, cinque anni fa, poco dopo le nozze, Harry e Meghan avevano scelto di rimandare la loro luna di miele per non perdere il garden party allestito in onore dei 70 anni di Carlo, all’epoca ancora principe. Tante cose, da allora, sono cambiate…
Festeggiamenti
Per quanto riguarda i programmi in vista del settantacinquesimo compleanno di re Carlo III, quello che si sa, per il momento, è che The King's Foundation (in precedenza The Prince’s Foundation), la fondazione benefica creata sovrano, ha previsto due eventi, uno nei giardini di Highgrove House, e un altro a Dumfries House, con un tè pomeridiano organizzato per lunedì 13 novembre. Come anticipato, poi, il monarca festeggerà il compleanno con Camilla e probabilmente William e Kate e altri ospiti selezionati alla residenza reale di Clarence House.
Tensioni
C’è anche chi ha fatto notare che certe notizie sui Sussex sarebbero state diffuse per distogliere l’attenzione dal recente e controverso viaggio istituzionale di Carlo e Camilla in Kenya. Nel tour il sovrano ha più volte preso le distanze dal passato coloniale della Gran Bretagna, sottolineando che non ci sono scuse per gli abusi compiuti all’epoca. Si tratta di un tema che ancora oggi fa molto discutere e crea imbarazzi alla monarchia inglese, soprattutto nei rapporti coi territori del Commonwealth. Ad alleggerire l’atmosfera non è servito nemmeno il discorso ufficiale di Carlo III quando, alla cena di stato a Nairobi, il re ha sottolineato l’importanza del Paese africano per la sua famiglia. Fu proprio durante una vacanza in Kenya, per esempio, che Kate ricevette la proposta di matrimonio da William. I principi di Galles rappresentano il volto moderno della Corona britannica e sono molto amati, anche oltremanica. Secondo alcune voci di Palazzo, poi, prima di andare in Africa Carlo e Camilla avrebbero litigato furiosamente proprio a causa di Harry. Il sovrano avrebbe voluto porgere un ramoscello d’ulivo al figlio, anche in occasione del suo prossimo compleanno. A quanto pare, la regina consorte non ne vuole sapere, soprattutto dopo il ritratto impietoso che il duca di Sussex ha fatto della matrigna nella sua autobiografia-scandalo ‘Spare’, uscita a gennaio 2023.
Polemiche
Di recente Carlo III è stato protagonista di un altro momento storico. Il sovrano, infatti, ha pronunciato il suo primo King’s Speech a Camere riunite. Il discorso di un re, maschio, non si era più tenuto dall’ultimo intervento di Giorgio VI nel 1950. Per settant’anni, poi, era stata Elisabetta II a occuparsi del Queen’s Speech. Questi discorsi di re e regine, in realtà, sono scritti dal primo ministro e servono a illustrare l’agenda legislativa dell’esecutivo in vista della nuova sessione parlamentare. In quanto speaker, i monarchi sono tenuti a mostrarsi imparziali e impassibili. Giunta la sua occasione, Carlo III ha cercato di fare del suo meglio, ma agli analisti del linguaggio verbale e non verbale non sono passati inosservati i suoi sospiri, il lieve movimento con la spalla e alcune occhiate perplesse, rivolte a Lord e deputati, quando il re, noto ambientalista, ha dovuto leggere del via libera a nuove trivellazioni di gas e petrolio nel Mare del Nord, così come delle decisioni in merito alla politica sulle risorse energetiche, indicati nel programma del premier Rishi Sunak. Bocconi amari che il monarca, obtorto collo, deve essersi sforzato di mandare giù.