Sabato 8 Marzo 2025
ANNAMARIA CORRADO
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Ravenna Festival. La musica scaccia il male. Tra Muti e Don Chisciotte

La 36ª edizione ispirata da una frase di Sancho Panza. Il maestro apre il 31 maggio. Dirigono anche Mehta e Harding. La prima di Caine, il grande jazz con Rava

Per Riccardo Muti il concerto d’apertura il 31 maggio con l’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini“ e il violinista Giuseppe Gibboni

Per Riccardo Muti il concerto d’apertura il 31 maggio con l’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini“ e il violinista Giuseppe Gibboni

Ravenna, 9 marzo 2025 – La musica come antidoto alla guerra, alla violenza, alla paura. Ecco perchè la 36ª edizione di Ravenna Festival parte da una frase pronunciata da Sancho Panza, il più celebre scudiero della letteratura mondiale: “Donde hay música no puede haber cosa mala“, ovvero dove c’è musica non ci può essere alcun male. Riccardo Muti, Zubin Mehta, Daniel Harding, Accademia Bizantina, The Tallis Scholars, Uri Caine, Cat Power, Heiner Goebbels, Max Richter, Marco Baliani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Malika Ayane, Alessio Boni, Lakecia Benjamin sono solo alcuni degli ospiti che animeranno la manifestazione in programma dal 31 maggio al 13 luglio.

Il cartellone è stato presentato ieri al teatro Alighieri dal soprintendente Antonio De Rosa e dai direttori artistici Angelo Nicastro e Franco Masotti, ‘guidati’ dal giornalista Massimo Bernardini. Ultima a salire sul palco è stata Cristina Mazzavillani Muti, presidente onorario della manifestazione, che ha colto l’occasione per guardare al futuro, indicando nei musicisti Michele Marco Rossi e Anna Leonardi, che quest’anno cureranno la rassegna Cantare Amantis Est, i prossimi possibili direttori artisti della manifestazione. "Questi due ragazzi possono essere il futuro del festival" ha detto a un teatro gremito.

Ha poi ricordato quando tutto è cominciato, la richiesta di Benigno Zaccagnini di organizzare un festival per la città, i suoi dubbi e le paure prima di accettare. E non ha rinunciato a scherzare, come sempre: "A chi chiede perché Muti abita a Ravenna rispondo che le donne romagnole si portano a casa i mariti". E sarà Riccardo Muti, il 31 maggio al Pala De André, a inaugurare la manifestazione sul podio della sua Orchestra Cherubini per il concerto con il violinista Giuseppe Gibboni, ma la sezione sinfonica include anche Zubin Mehta con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e la violinista Amira Abouzahra (26 giugno al Pala De André) e Daniel Harding alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (10 luglio Pala De André).

Vivaldi d’amore è la serata che Accademia Bizantina dedica ai concerti per archi, violino e viola d’amore del “Prete rosso“, con direttore e solista Alessandro Tampieri (17 giugno all’Alighieri). Sull’orizzonte contemporaneo si stagliano invece Max Richter con il suo più recente album In A Landscape (6 luglio Pala De André) e le Surrogate Cities di Heiner Goebbels (7 giugno all’Alighieri). Il Duo Aria rende omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita (3 giugno Museo nazionale), mentre sono due gli appuntamenti con la nuova generazione del pianismo, con Pietro Fresa (6 giugno Museo nazionale) e Alexander Gadjiev (20 giugno Chiostri francescani).

Tra le formazioni cameristiche l’eclettico vision string quartet da Berlino (11 giugno Mar) e il Trio Orelon per Haydn, Beethoven e Arensky (29 giugno Chiostri francescani). Alla Fattoria Guiccioli, dove Anita Garibaldi morì nel 1849, è in scena l’opera di Gilberto Cappelli a lei dedicata (4 luglio). La Zawinul Legacy Band 3.0 ripercorre l’odissea musicale del pioniere del jazz fusion (18 giugno Alighieri) e The Wall & Pink Floyd Greatest Hits unisce la MM Dance Company, i Pink Sonic, l’Orchestra Città di Ferrara e il Coro del Teatro Comunale di Ferrara (15 giugno Pala De André), mentre con Rapsodia fantastica la musica di Giacomo Cuticchio incontra il Teatro dei Pupi del padre Mimmo (17 maggio al Rasi) e Vincenzo Capezzuto e il Motus Mandolin Trio celebrano la canzone napoletana nell’Ottocento (12 giugno al Mar).

A Cervia-Milano Marittima, “Il Trebbo in musica“ include l’omaggio di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello a Pino Daniele (25 giugno), Aldo Cazzullo e Moni Ovadia con Il romanzo della Bibbia (14 giugno), Mario Tozzi e il jazzista Enzo Favata (18 giugno) per una disamina geologico-musicale del Mediterraneo, Dardust con il suo Urban Impressionism (24 giugno), una nuova produzione con Carlo Lucarelli (2 luglio), La Traviata sono io con Alessio Boni su testo di Filippo Arriva (29 giugno) e la cantante Arooj Aftab con il suo più recente album Night Reign (9 luglio).

Il tris di concerti al Pavaglione di Lugo si apre con la prima italiana di The Passion of Octavius Catto di Uri Caine (20 giugno), seguita dall’appuntamento con Enrico Rava e Stefano Bollani (21 giugno) e quello con Malika Ayane, per la prima volta in ‘versione sinfonica’ con l’Orchestra La Corelli (22 giugno). Palazzo San Giacomo a Russi è la scenografia di “La notte dello Spiritual Jazz“ con Lakecia Benjamin, Hamid Drake e James Brandon Lewis (29 giugno) e de “La lunga notte irlandese“ con i Dervish, Derek Hickey, Mick O’Brien e Ciara Ní Bhriain e i Birkin Tree (28 giugno).

Sul versante teatrale, sono in programma, tra gli altri, il Don Chisciotte ad ardere di Albe/ Ravenna Teatro (25 giugno/13 luglio) il Bhagavadgita riletto dal Grande Teatro di Lido Adriano (1,2, 6, 7, 8 giugno), lo spettacolo di Marco Baliani Del coraggio silenzioso (16 giugno all’Alighieri) e Lisistrata di Marco Martinelli in arrivo da Pompei (28 maggio all’Alighieri).

Tra gli appuntamenti dedicati alla danza l’omaggio al coreografo Micha van Hoecke che a Ravenna ha trovato una seconda casa (14 giugno all’Alighieri). Verrà messo in scena il suo celebre La dernière danse? nel riallestimento a cura di Miki Matsuse, moglie dell’artista scomparso. Chiude il Festival, il 13 luglio, il gala Les étoiles curato da Daniele Cipriani in una versione pour homme.