Giovedì 26 settembre esce nelle sale cinematografiche italiane 'Rambo: Last Blood', quinto film della saga iniziata nell'ormai lontano 1982. Sylvester Stallone torna a vestire i panni dell'ex marine forgiato da mille battaglie, ma lo fa in quello che la critica ha definito il peggiore capitolo del franchise: chi ama le scene d'azione violenta troverà pane per i propri denti, solo che il banchetto nel suo complesso non è il migliore possibile.
'Rambo: Last Blood', tutto sul film
La trama riprende poco dopo i fatti narrati in 'John Rambo' (2008, film numero 4): avevamo lasciato il nostro eroe mentre tornava negli Stati Uniti, alla fattoria di suo padre, e lo ritroviamo che sembra avere fatto pace con se stesso e con il mondo. Vive insieme alla vecchia amica Maria (interpretata da Adriana Barraza) e alla giovane nipote di lei, Gabrielle (Yvette Monreal). Tutto sembra andare per il meglio, poi Gabrielle si reca in Messico, viene rapita da criminali che intendono sfruttarla nel mercato della prostituzione e così Rambo si muove per risolvere il problema a modo suo. Sylvester Stallone, che aveva curato la regia del precedente film della saga, si ritaglia solo il ruolo di sceneggiatore: un compito che svolge sin dal primo 'Rambo' e che in questo caso lo vede affiancato da Matthew Cirulnick (visto all'opera nelle serie TV 'South Beach' e 'Absentia'). Dietro la cinepresa c'è Adrian Grunberg, un professionista di lunga esperienza come regista della seconda unità, quella che spesso si occupa delle scene d'azione: le ha gestite nel caso della serie TV 'Narcos' e dei film 'Man on Fire' e 'Jack Reacher: punto di non ritorno'. 'Rambo: Last Blood' rappresenta la sua seconda regia dopo l'action/crime 'Viaggio in paradiso' (2012).
Il trailer
Com'è 'Rambo: Last Blood', le recensioni
La critica internazionale è stata molto severa e la media voto, su Metacritic, è di soli 29 centesimi. Il motivo principale di tanto scontento è nella sceneggiatura, curiosamente il reparto che sulla carta sembrava più solido, perché Stallone sa scrivere e conosce perfettamente il personaggio di John Rambo. Invece la trama procede per scossoni e fa sembrare gratuite le esplosioni di violenza. Dal punto di vista registico le cose sono migliori, ma bisogna segnalare che lo stile generale è quello del B movie, in termini positivi come negativi. Di positivo c'è una crudezza che è rara, nel cinema mainstream, di negativo una certa approssimazione che si adagia su formule già viste mille volte. Nel complesso, ribadiamo quanto già scritto all'inizio di questo pezzo: un po' come in certo genere horror, chi vuole vedere scorrere sangue sarà pienamente soddisfatto. Leggi anche: - 'Tango & Cash', Sylvester Stallone vuole fare il sequel - The Rhythm Section, il film: Blake Lively in cerca di vendetta - Dark Waters, il trailer: Mark Ruffalo contro un colosso della chimica