I
ragni saltatori (
Salticidae) devono il loro nome all'abitudine di
muoversi a saltelli, utile, tra le altre cose, per esibirsi anche in
buffe danze di accoppiamento. Tuttavia, questi piccoli aracnidi, di solito non più grandi di 15 mm, sono caratterizzati da anche da una
vista sensibilissima, che sorprendentemente si sviluppa in modo precoce negli esemplari appena nati. In sostanza, i
baby ragnetti vedono bene tanto quanto gli adulti, nonostante siano 100 volti più piccoli di questi ultimi.
Uno studio pubblicato
sulla rivista Vision Research ha voluto indagare su questo curioso fenomeno naturale, in funzione anche di una maggiore comprensione di
come si sia evoluta la vista nel regno animale.
Oculista per ragni
Studiare la vista delle creature molto piccole è una sfida dall'altissimo coefficiente di difficoltà. Per questa ragione, il team congiunto della University of Cincinnati e della University of Pittsburgh ha dovuto lavorare diversi anni per progettare e perfezionare un
micro-oftalmoscopio, cioè uno strumento da oculista che andasse bene per gli
otto occhi dei baby ragni saltatori.
Con l'aiuto della tecnologia, i ricercatori hanno così scoperto che gli occhi dei ragnetti contengono lo
stesso numero di fotorecettori (circa 8milla) degli esemplari adulti, ma di grandezza inferiore. La differenza sta insomma nella dimensioni e non nel numero, e nel fatto che i recettori
vengono stipati uno vicino all'altro per adeguarsi alla taglia microscopica del giovane aracnide.
Vista da gatto già 'nella culla'
Grazie alla loro supervista i baby ragni possono adottare strategie di caccia che non hanno nulla da invidiare a mamma e papà. Cosa
ancora più stupefacente se si considera che i Salticidae, a dispetto del loro corpo minuscolo, vedono il mondo in maniera dettagliata
quasi quanto un gatto.
"Per gli esseri umani ci vogliono dai tre ai cinque anni prima che i bambini possano raggiungere l'acuità visiva degli adulti", ha spiegato il biologo John Thomas Gote, dell'Università di Pittsburgh, "I ragni saltatori raggiungono questo obiettivo non appena escono dal nido."
Le attenzioni della squadra americana si sposteranno ora sulla capacità di questi aracnidi di
percepire i colori. Per
chi non soffre di aracnofobia, il progetto, sponsorizzato dalla National Science Foundation, può essere monitorato costantemente su
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