Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Ragù di scoiattolo, ristorante inglese lo mette nelle lasagne

Fa discutere la ricetta di uno chef londinese. Nel Regno Unito questi roditori sono considerati selvaggina invasiva, priva di predatori naturali

A Londra si mangiano le lasagne con ragù di scoiattolo

Come reagiresti di fronte a un appetitoso piatto di lasagne, sapendo che il ragù è fatto con la carne di teneri scoiattoli? Assaggi o non assaggi? Chi vuole mettersi alla prova si accomodi ai tavoli del Native, un ristorante di Londra che ha inserito la ricetta nel menu. Quella dello chef Ivan Tisdall-Downes non è una provocazione tanto per: a suo dire, la carne di scoiattolo – nello specifico quello grigio – è sana e magra e ha un sapore simile a quella del coniglio, con un leggero sentore di selvaggina. E oltretutto è sostenibile. LA RICETTA DEL RAGÙ DI SCOIATTOLO Il problema culinario con i roditori è che non hanno molta polpa attaccata, e la poca che c'è è difficile da staccare. Tisdall-Downes prepara così la sua ricetta: dopo aver ripulito per bene gli scoiattoli, li fa brasare lentamente con aromi e ortaggi fino a quando la carne diventa tenera e si separa facilmente dalle ossa. Una volta cucinato il ragù, impiegando anche il brodo di cottura degli scoiattoli, compone le lasagne aperte con alcune sfoglie di sedano rapa al posto della pasta. LA CARNE DI SCOIATTOLO È SOSTENIBILE Lo chef si approvvigiona dallo stesso fornitore di fiducia che gli dà la carne di cinghiale, e che si occupa anche dell'abbattimento selettivo degli scoiattoli grigi. Nel Regno Unito questi roditori sono considerati una specie invasiva: selvaggina pressoché priva di predatori naturali. Da quando sono stati importati dagli Stati Uniti a fine Ottocento le colonie hanno occupato l'habitat dello scoiattolo rosso indigeno, portandolo quasi alla scomparsa. Ne sono rimaste poche decine di migliaia, mentre gli "invasori" grigi superano i cinque milioni. Ecco quindi perché la carne di scoiattolo sarebbe sostenibile, secondo Tisdall-Downes e altri chef inglesi che ormai da qualche tempo hanno cominciato a proporla nei loro ristoranti: proviene da animali che vengono comunque uccisi per mantenere sotto controllo la popolazione e che sarebbero altrimenti buttati via, e non è prodotta in allevamenti intensivi ad alto impatto ambientale come quelli del manzo. Leggi anche: - La birra fatta con le corna di cervo - A Sydney una pattuglia di cani protegge i turisti dai gabbiani molesti - I leoni della Namibia hanno imparato a mangiare foche