Venerdì 8 Novembre 2024

Quando la mascolinità è una gabbia “Skam Italia“ affronta gli ultimi tabù

La quinta stagione della serie dedicata ai teenager fra “body shaming“ e bullismo

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"Anche io come Elia quando ero più giovane ho indossato una maschera. Non siamo abituati a esternare il disagio, a interagire con il nostro spazio emotivo": proprio come il suo personaggio, si racconta con sincerità Francesco Centorame, protagonista dell’atteso, quinto capitolo di Skam Italia, la serie cult per il pubblico dei teenagers prodotta da Cross Productions e disponibile da giovedì su Netflix. Dieci nuove puntate per la regia di Tiziano Russo (gli autori sono Ludovico Bessegato, regista dei precedenti capitoli, e Alice Urciuolo), che anche in questa stagione, la prima completamente sganciata dall’originale norvegese, fermo a quattro stagioni, si sviluppano attorno a un tema specifico, scandagliato in profondità.

Al centro della serie questa volta la mascolinità e l’ansia da prestazione dovuta al mancato rispetto dei canoni della virilità, ma anche il bullismo e la difficile accettazione di sé. Il racconto procede accendendo i riflettori su Elia, ragazzo popolare, bello, simpatico, intelligente, carismatico cantante di un gruppo, che tuttavia per il disagio e la vergogna (Skam, appunto) legati alle dimensioni sotto la media del suo pene non riesce ad aprirsi e avere delle relazioni sentimentali.

Elia si sente quindi ‘altro’ rispetto ai suoi amici e sarà difficile per lui accettarsi, resistere allo stigma della diversità e al body shaming, ma soprattutto comprendere che solo condividendo i propri problemi con gli altri si può trovare una soluzione. A cavallo tra liceo e università, questa stagione vede il ritorno di vecchi personaggi accanto ad alcune new entry, Lea Gavino che interpreta Viola, la ragazza di cui si innamora Elia, anche lei con un passato difficile di abuso emotivo e sessuale, e Nicole Rossi, nel ruolo di Asia.