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Ora legale ottobre 2021: stanotte è cambiato l'orario. Ecco come spostare le lancette

Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre si torna all'ora solare

Cambio orario ottobre 2021

Cambio orario ottobre 2021

Milano, 30 ottobre 2021 - Torna l’ora solare. A breve saluteremo l’ora legale: il cambio avverrà nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, alle 3.00. Quindi tecnicamente domani, ma in pratica nella notte di oggi. 

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Come spostare lancette?

Quando scoccheranno le ore 3 le lancette si sposteranno indietro di un’ora, riportandoci alle 2 di notte e regalandoci un’ora di sonno in più. Come di consueto l'ora solare scandirà i mesi freddi, fino a marzo 2022 quando, nella notte fra sabato 26 marzo e domenica 27, verrà nuovamente ripristinata l'ora legale. La maggior parte dei dispositivi elettronici sono progettati per regolarsi automaticamente: l’orologio analogico di casa, invece, non può prescindere dal nostro intervento. Se è vero che le giornate saranno più corte e che il buio “si mangerà” buona parte dei pomeriggi, al mattino avremo 60 minuti di luce in più. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 450 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 170 mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 105 milioni di euro. Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 215 mila tonnellate.

È l’ultima volta?

Negli ultimi anni, a più riprese, si è discusso sull’opportunità di rinunciare all’ora legale; con tanto di proposta ufficiale di abolizione, avanzata tra luglio e agosto 2018 e caldeggiata soprattutto dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia. Nei Paesi scandinavi, infatti, dove le giornate sono più estese, non vi è alcun sensibile guadagno di luce applicando questo stratagemma; al contrario negli Stati dell’Europa meridionale, l'ora legale allunga effettivamente le giornate con effettivi benefici. Nel 2019 il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a favore della fine del cambio dell’ora dal 2021; la pandemia, però, ha congelato qualsiasi azione. Si ragiona inoltre su un altro problema: se verrà data ai singoli Paesi facoltà di scelta, in Europa si avranno orari diversi oltre ai fusi orar che già ci sono. L’attuale presidenza di turno del Consiglio Ue, detenuta dalla Slovenia,non ha preso posizione ma non ha nemmeno inserito la discussione nel programma di lavoro tra le proposte all’ordine del giorno. In Italia l’ora legale è stata adottata e abolita più volte fino al 1965, quando è stata introdotta definitivamente per una durata di soli quattro mesi, nel 1996 divenne di sette mesi, allineandosi al resto d’Europa. Nel novembre 2019 il governo Conte bis aveva inviato a Bruxelles la decisione di mantenere il doppio orario; la pandemia ha successivamente sparigliato le carte (e le priorità). Si attende di capire se l’attuale Esecutivo intenderà prendere posizione sul tema, che resta di fatto in sospeso.

La storia

Ma chi ha avuto l’idea di introdurre l’ora solare? C’è chi scarica totalmente la paternità dell’impresa su Benjamin Franklin anche se in realtà lo scienziato e politico – con molto humor - nel 1784 mentre si trovava a Parigi in qualità di ambasciatore, scrisse solamente una lettera al quotidiano Journal de Paris, in cui, ironizzando sulle presunte abitudini poco mattiniere dei cittadini francesi, calcolava quante candele si sarebbero potute risparmiare se i parigini avessero usato tutta la luce del sole disponibile durante la giornata, invece di alzarsi tardi. Un pungolo satirico, insomma. Bel più seria, nel 1895, la proposta dell'entomologo neozelandese George Vernon Hudson che chiese di far avanzare gli orologi di due ore per sfruttare l'irradiazione solare durante la bella stagione. Intuizione che fu successivamente ripresa dal costruttore britannico William Willett, trovando questa volta l'appoggio della Camera di Comuni del Regno Unito, che nel 1916 approvò il British Summer Time, ossia lo slittamento in avanti dell'ora nel corso dell'estate, che si diffuse presto anche in altri Stati.